Für Paul Celan: Kenotaph di Anselm Kiefer è la punta di diamante dell’asta Post-War & Contemporary Art che Bonhams ha in programma a Londra il 21 marzo 2024. L’opera, mai messa all’asta, ha una stima di 550-750 mila sterline.
Come molte delle opere di Anselm Kiefer, Für Paul Celan: Kenotaph trae ispirazione dalle parole dello scrittore ebreo rumeno Paul Celan (1920-1970), al cui lavoro Kiefer si ispira per esplorare temi quali l’identità, la memoria e la storia tedesca. Con un particolare riferimento alla guerra e gli orrori che ha generato nel Novecento. Tra cui, ovviamente, l’Olocausto. In questo caso, l’opera si caratterizza per la presenza di un’ala di un aereo che squarcia la parte superiore di tre tele.
Leonie Grainger, direttrice del dipartimento di arte postbellica e contemporanea di Bonhams a Londra, ha commentato: “Für Paul Celan: Kenotaph è un panorama monumentale e scultoreo, composto da tre tele separate e che si estende per quasi sei metri di larghezza. È tra le opere più virtuosistiche della serie storica di Anselm Kiefer realizzata in onore del poeta ebreo rumeno Paul Celan. È un’opera distintiva di uno dei principali artisti tedeschi e ci aspettiamo che susciti molto interesse”.
Kiefer è noto per i suoi paesaggi e Für Paul Celan: Kenotaph ne è un classico esempio. Realizzato su tre tele congiunte, il dipinto si caratterizza per una serie di sono spruzzi di colore – accenni di blu, rosa e giallo – che rappresentano un campo di fiori (veri). Ricoperti da un strati di olio, acrilico e gommalacca, essi si fanno simbolo della vita soffocata e spezzata. Questi si aggiungono a una tavolozza nera, bianca e grigia, che da un senso di antico e consumato. Allo stesso tempo, l’innesto dell’ala dono un tocco moderno e tecnologico all’opera.
Anche se non possiamo identificare chiaramente a che episodio Kiefer faccia riferimento, sempre esista effettivamente un episodio preciso, possiamo immaginare che l’opera rappresenti lo schianto di un aereo alleato o tedesco. Senza addentrarsi in supposizioni velleitarie, in generale possiamo intendere il dipinto come una metafora della desolazione e della distruzione che la guerra porta con sé.
A chiarire la questione, e indirizzarla in un senso più preciso, partecipa l’iscrizione presenta sull’ala. “Der hier liegen sollte, er liegt/nirgends. Doch liegt die Welt neben ihm” (“Colui che avrebbe dovuto giacere qui non giace/da nessuna parte. Eppure il mondo giace accanto a lui”). Il riferimento è alle vittime dell’Olocausto, tratto da una poesia di Celan, che difatti Kiefer riprende anche nel titolo. Il poeta perse entrambi i genitori in un campo di concentramento e dedicò molto del suo impegno letterario a ricordare i tragici eventi che segnarono il Novecento. Come lui, anche Kiefer.
Tra le altre opere da segnalare in catalogo ci sono From the Studios II, 1992, di Frank Auerbach, stimata 400-600 mila sterline; People Who Enjoy Waving Flags Don’t Deserve To Have One, 2003, di Banksy, stimata 200-300 mila sterline; La prima spada e l’ultima scopa, 1983, di Frank Stella, stimato 180-280 mila sterline.