Oltre 650 lotti compongono il catalogo di Arredi e Dipinti antichi che Il Ponte ha in programma di esitare a Milano il 26, 27 e 28 marzo 2024. In asta particolarità e pezzi rari. Esposizione il 22, 23, 24 marzo 2024.
Grande ma anche vario e prezioso il catalogo di Arredi e Dipinti antichi de Il Ponte. 650 opere che spaziano per gusti e aree di provenienza, raccontando così dell’infinito spettro che contraddistingue la creatività italiana ed europea. A partire dai cassettoni siciliani (stima 14-16 mila euro), che per esuberanza e carattere si possono idealmente contrapporre alla silhuette esile ed elegante del cantonale piemontese storicamente attribuito a Prinotto (stima 14-16 mila euro). In termini di mobili, in asta anche alcune particolarità europee, tra cui una selezione di mobili stampigliati francesi, dove una commode di Macret (stima 1.3-1.4 mila euro). Più elevata la stima per un’altra commode, però di origine svedese (stima 6.5-7 mila euro).
Prendendo in considerazione i lotti inerenti alle arti applicate, in particolare quelli più preziosi, si potrebbe tracciare una linea che unisce da un capo all’altro l’Italia. Tre i punti che ne dettano la traccia: il Regno delle Due Sicilie, con una coppia di vasi a cratere biansati realizzati dal maestro napoletano Biagio Giustiniani nei primi decenni del 1800 (stima 6-8 mila euro); il centro Italia con la coppia di lucerne romane (stima 4.5-5 mila euro); e l’Alto-Veneto con le sculture seicentesche di Adamo ed Eva (stima 2.8-3 mila euro).
Tra le particolarità che rubano l’occhio sfogliando il catalogo c’è sicuramente l’imponente pendola con angelo musicante della manifattura francese di Dieppe (10-12 mila euro), ma anche lo stendardo da Sala del Trono, dai fitti ricami in seta, con stemma centrale di Re Alfonso XIII di Spagna (stima 2.5-3 mila euro). Da citare, in tal senso, anche scatola musicale Reuge (stima 3-4 mila euro).
Salgono le stime quando dagli arredamenti si passa ai dipinti. A guidare la selezione pittorica troviamo due lavori del pittore lucchese Girolamo Scaglia al loro esordio sul mercato: La Carità Romana (25-30 mila euro) e Artemisia e Mausolo (5-30 mila euro). Due opere rappresentative dalla mescolanza di stili usata dall’artista, che difatti sfugge a qualsiasi classificazione. Seguono due scene di genere del pittore animalista Giovanni Agostino Cassana (entrambi stimati 9-10 mila euro). Stima simile a quella data all’Allegoria della Fama di Giovanni Francesco Romanelli (stima 11-12 mila euro). Più alto il valore attribuito al cinquecentesco Ritratto di Bartolomeo Concini realizzato da un seguace di Angelo Bronzino (16-17 mila euro).