Parigi volta la pagina e archivia con successo il Salon du Dessin 2024, una delle fiere – se non la fiera – più importanti del mondo dedicata all’arte su carta. Una 32esima edizione (20-25 marzo 2024) che ha portato 15 mila visitatori, in crescita del 25% rispetto all’edizione del 2023. Tra loro diversi curatori e direttori di musei (come il Met di New York, i musei Getty di L.A., il Museum of Fine Arts e il Fogg Art Museum di Boston, il Museum of Fine Arts di Filadelfia, il British Museum, l’Harvard Museum, il Kunstmuseum di Basilea, l’Albertina di Vienna, il Kupferstich Kabinett di Amburgo…) e tantissimi collezionisti, che non hanno mancato di portare alla fiera ciò che più di tutto le interessa: le vendite.
La galleria londinese Stephen Ongpin Fine Art ha venduto un disegno su pietra nera di Jean-Honoré Fragonard (1732-1806), Ruggiero con due giovani donne su unicorni. Dello stesso artista, la Galerie Aaron ha venduto una Veduta di un parco italiano e un altro capolavoro e la Galleria in rovina con una coppia a cavallo di Hubert Robert (1733-1808). La Galerie de Bayser ha venduto Skaters on the Amstel in Amsterdam di Hans Bol a un museo americano e uno studio preparatorio a matita per Il seminatore di Jean-François Millet per 130 mila euro. La Galerie Terrades ha venduto più di 9 opere solo il primo giorno, tra cui un’Allegoria della Repubblica, disegno preparatorio per l’affresco dell’Ecole de Chirurgie di Parigi, a circa 30 mila euro.
La Galerie Peronnet ha venduto una ventina di pezzi, tra cui il Ritratto di giovane uomo a penna e inchiostro nero di Hélène Schjerfbeck (1862-1946) per circa 50 mila euro, e un paio di disegni di Louis-Jean Desprez (1743-1804) a 15 mila euro. Nella stessa zona di prezzo, la galleria Haboldt-Pictura ha venduto il Regno di Nettuno di Abraham Bloemaert.
La Galleria Ambroise Duchemin ha venduto a un museo uno studio di nudo femminile di Rodin datato intorno al 1906-1907, un disegno a matita di Modigliani per 45 mila euro e un potente Autoritratto a carboncino di André Masson del 1941 a un museo americano. La Galleria Ary Jan ha venduto molti pezzi tra cui un disegno di Jean-Léon Gérôme (1824-1904), Ritratto dell’emiro Amer Abdallah, ceduto per una cifra intorno a 50 mila euro. La galleria londinese Härb Nuti London ha proposto un autoritratto dell’artista austriaco Karl Sterrer del 1908 e una sanguigna del Guernico raffigurante Deux Putti che gioca con un cartiglio, ciascuno per un prezzo compreso tra 50 mila e 100 mila euro.
La Galerie de La Présidence ha reso omaggio a Jean Hélion con 7 opere dell’artista, tra cui un grande disegno in bianco e nero, Seated Man (1947), venduto per 58 mila euro. La galleria Dina Vierny ha concluso la vendita di 7 opere tra cui un disegno di Matisse, Ritratto di Annelise Nelck (1944), ceduto per una cifra compresa tra i 100-150 mila euro. La galleria galleria parigina Louis & Sack ha proposto una selezione di opere realizzate da artisti giapponesi del dopoguerra e artisti coreani contemporanei, come quelle di Lee Hyun Joung e Seungsoo Baek, vendute ciascuna tra i 3-8 mila euro. Infine, la galleria Ditesheim & Maffei ha venduto all’inaugurazione anche quattro monumentali carboncini dell’artista inglese contemporaneo Simon Edmondson, per un prezzo compreso tra 20-35 mila euro.