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Nicholas Cullinan, ex National Portrait Gallery, è il nuovo direttore del British Museum di Londra

Nicholas Culligan
Nicholas Culligan

Nicholas Cullinan è il nuovo direttore del British Museum. A lui il difficile compito di risollevare la reputazione del Museo dopo gli scandali che l’hanno colpito negli ultimi mesi.

Nicholas Cullinan è il nuovo direttore del British Museum. Dopo l’ottimo lavoro svolto alla National Portrait Gallery di Londra, che l’anno scorso ha concluso una grande ristrutturazione durata tre anni, il manager di 46 anni è ora chiamato a una sfida ancora più grande. Non solo perché il British Museum è il più importate e istituzionale museo del Regno Unito, ma soprattutto a causa delle numerose controversie di cui è stato il centro negli ultimi mesi di varie polemiche, tra furti incredibili e polemiche riguardo la mancata restituzioni di varie opere agli Stati di provenienza.

Tra le ragioni della sua nomina (avvenuto con l’approvazione unanime del consiglio di amministrazione del Museo e il benestare dal primo ministro Rishi Sunak), c’è proprio la buona fama di cui Cullinan gode tra pubblico e critica, che potrebbe aiutare il British a migliorare la percezione negativa in cui ormai sembra totalmente avvolto. Andrà a prendere il posto di Mark Jones, che ha ricoperto il ruolo di direttore ad interim dopo la partenza di Hartwig Fischer in agosto. Fischer, il cui mandato sarebbe terminato alla fine dell’anno, si era dimesso dopo la scoperta del furto di centinaia di oggetti greco-romani dai depositi del museo, andata avanti per anni senza che nessuno se ne accorgesse.

Oltre a riparare il danno alla reputazione e a supervisionare il vasto progetto di ristrutturazione in programma, Cullinan dovrà probabilmente far fronte alle sempre più insistenti richieste di restituzione dei marmi del Partenone da parte della Grecia. Così come quelle di altri oggetti della collezione arrivati al British in epoca coloniale. Inoltre è stato annunciato il progetto di digitalizzazione dell’intera collezione del museo nei prossimi cinque anni. Proprio la mancanza di un archivio efficiente è stata una delle cause che hanno portato i furti a protrarsi nel tempo: nessuno, banalmente, sapeva esattamente cosa il Museo conservava.

Quanto al progetto di ristrutturazione – descritto dal museo come “uno dei progetti culturali più significativi mai intrapresi” – è iniziato sotto la supervisione di Fischer e durerà decenni. La prima fase dovrebbe però essere completata quest’anno, con l’apertura a giugno a Reading del British Museum Archaeological Research Collection. Il Museo sta inoltre progettando un nuovo Energy Centre con l’obiettivo di eliminare gradualmente i combustibili fossili nei suoi spazi.

L’incarico sarà effettiva da questa estate, quando Cullinan prenderà ufficialmente posto alla direzione del British. Lo stipendio annuo, stando a quanto divulgato, sarà di £ 215.841.

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