2 milioni di fatturato per l’asta di Arredi e Dipinti Antichi che Il Ponte ha tenuto il 26, 27 e 28 marzo 2024 a Milano. Merito dell’85% dei lotti venduti e del 160% di rivalutazione dei prezzi base.
Entrando nel merito dei risultati, la ritrattistica si è confermata tra i generi più apprezzati dai collezionisti. Tra i pezzi forti della vendita, infatti, il Ritratto di Bartolomeo Concini, attribuito a una seguace di Agnolo Bronzino (69.3 mila euro), la raffinatissima Barbara Campanini immortalata da Rosalba Carriera (50.4 mila euro) e il Ritratto virile di scuola fiamminga (37.8 mila euro).
Fuori dalla ritrattistica, ma sempre in ambito pittorico si sono distinte un’opera storica proveniente dall’atelier di Aniello Falcone sul cardinale Giulio Mazzarino (56.7 mila euro), Venere e amorini ascrivibile alla cerchia di Sebastiano Ricci (41.5 mila euro) e Plenilunio al Colosseo di Ippolito Caffi (41.5 mila euro).
Quanto agli arredi e oggetti d’arte, spiccano la pendola con angelo musicante della manifattura francese di Dieppe (25.2 mila euro), il Busto virile scolpito da Pompeo Marchesi (25.2 mila euro), l’alzata in argento di manifattura Russa (22.6 mila euro) e le due sculture seicentesche Adamo ed Eva (18.9 mila euro). Sempre nel settore dell’arredo emerge l’aggiudicazione dei due sontuosi cassettoni siciliani (25.2 mila euro) e della coppia di imponenti specchiere dorate (18.9 mila).
Menzione speciale per i tappeti, che si sono distinti in asta con almeno due lotti. Il primo, composto dai frammenti del tappeto Ushak datato 1500-1600 ca. (27.7 mila euro); e il tappeto Kirman, persiano, realizzato per celebrare la fine della Grande Guerra intorno al 1919-20 ca. (27.7 mila euro).