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Dal furto all’asta: un capolavoro giovanile di Tiziano è in vendita da Christie’s

Tiziano Vecellio, called Titian (Pieve di Cadore circa 1485/90-1576 Venice) Rest on the Flight into Egypt oil on canvas, laid on panel 18.1/4 x 24.3/4 in. (46 x 62.9 cm.) Estimate: £15,000,000 - 25,000,000 Tiziano Vecellio, called Titian (Pieve di Cadore circa 1485/90-1576 Venice) Rest on the Flight into Egypt oil on canvas, laid on panel 18.1/4 x 24.3/4 in. (46 x 62.9 cm.) Estimate: £15,000,000 - 25,000,000
Tiziano Vecellio, called Titian (Pieve di Cadore circa 1485/90-1576 Venice) Rest on the Flight into Egypt oil on canvas, laid on panel 18.1/4 x 24.3/4 in. (46 x 62.9 cm.) Estimate: £15,000,000 - 25,000,000
Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore circa 1485/90-1576 Venezia), Riposo durante la fuga in Egitto, olio su tela, 46 x 62.9 cm. Estimate: £15,000,000 – 25,000,000

Dalla lunga e travagliata storia all’asta: Riposo durante la fuga in Egitto di Tiziano guida la vendita di Old Masters che Christie’s ha in programma il 2 luglio 2024 a Londra. La stima è di 15-25 milioni di sterline.

Un dipinto rarissimo che torna sul mercato per la prima volta in più di 145 anni. Riposo durante la fuga in Egitto è una delle pochissime opere religiose realizzate da Tiziano nei primi anni di carriera ad essere disponibile sul mercato. Il dipinto stesso è passato attraverso alcune delle più grandi collezioni europee, prima di essere acquistato in asta da Christie’s nel 1878 ed entrare nella collezione di Longleat House.

In particolare, viene segnalato la prima volta nella collezione del mercante veneziano Bartolomeo della Nave (1571/79-1632), descritto nel 1629 come un ‘mercante da droghe’, la cui attività era incentrata sulla commercio delle spezie. L’inventario di Della Nave rivela una collezione sorprendente, che comprendeva non meno di quindici opere di Tiziano, tra cui Riposo durante la fuga in Egitto era un pezzo tra i più importanti. Da qui inizia il suo lungo pellegrinaggio.

Con l’intercessione di del fratello Andrea della Nave, la collezione di Bartolomeo viene acquistata in blocco dal duca James Hamilton, che porta l’opera in Inghilterra. Dopo l’esecuzione di Hamilton ordinata dal parlamento nel 1649, la collezione fu venduta all’arciduca Leopoldo Guglielmo d’Austria, governatore dei Paesi Bassi spagnoli dal 1647 al 1656. Il dipinto appare nel pannello di rame di Teniers raffigurante L’arciduca Leopoldo Guglielmo nella sua Pinacoteca di Bruxelles (Madrid, Museo del Prado), dove è esposto insieme ad altre opere di Tiziano acquisite dalla collezione Della Nave.

Il quadro rimase nella collezione imperiale – passando per discendenza da Carlo VI, imperatore del Sacro Romano Impero (1685-1740), Vienna, a Maria Teresa (1717-1780), imperatrice del Sacro Romano Impero, arciduchessa d’Austria e regina d’Ungheria e Boemia, a Giuseppe II, imperatore del Sacro Romano Impero (1741-1790) – e fu trasferito nel Palazzo del Belvedere a Vienna nel 1781, dove fu saccheggiato dalle truppe francesi nel 1809 e spostato al Musée Napoléon.

In seguito arrivò nelle mani di Hugh Andrew Johnstone Munro di Novar (1797-1864), proprietario terriero scozzese, artista dilettante e uno dei più importanti mecenati di Turner. Fu lui a proporla in asta da Christie’s, dove nel 1878 l’acquistò dal quarto marchese di Bath, che la espose nella sua tenuta di Longleat House. Da qui fu clamorosamente rubata nel 1995 e ritrovata sette anni dopo da un detective d’arte dell’epoca, il defunto Charles Hill, ex ufficiale di Scotland Yard.

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