110 lotti compongono l’asta Forme – Selezione Milano che Wannenes propone nella città meneghina in occasione della Design Week. Appuntamento il 18 aprile 2024.

Arredi datati dagli anni ’30 del Novecento ai primi Duemila, disegnati dalle più importanti firme dell’epoca da Gio Ponti a Carlo Scarpa, Ettore Sottsasss, Carlo Mollino realizzati su misura o prodotti in piccola serie da storiche imprese artigianali e consolidate aziende.

Questa la linea che detta la natura dei 110 lotti in asta da Wannenes, a Milano, in concomitanza con la Design Week meneghina. Tra questi spicca il modello più grande della lampada a sospensione (cm 22,5x240x135) in alluminio verniciato e vetro pressato e curvato progettata dallo studio B.B.P.R. (stima 40-80 mila euro), prodotta negli anni ’60 da Arteluce. La lampada è stata probabilmente realizzata solo su ordinazione e pensata per grandi spazi pubblici, cinema, musei e sale di rappresentanza.

Sulla scia dell’illuminazione si distingue anche la lampada da terra Movalux (altezza max. cm 240; estensione max. cm 225, stima 2-3 mila euro) del designer Gianfranco Legler (1922), prodotta da Arredoluce negli anni ’50 in ottone e metallo smaltato. La lampada è stata progettata sia per essere utilizzata a terra che per emettere luce dall’alto con la possibilità di fissare la base al soffitto. Non può mancare Gio Ponti, in asta con gli arredi che realizzò per la casa torinese di un dirigente della Richard Ginori, come la Lampada a sospensione in ottone, tessuto stimata 3.5-4 mila euro).

Spostandoci su creazioni più strutturate, di notevole qualità il mobile contenitore mod. Lunak MS.92 (cm 125x118x47) in legno di noce e ceramica smaltata prodotto da Poltronova nel 1966 (stima 15-20 mila euro) realizzato da Ettore Sottsass. Carlo Mollino, invece, è l’autore delle due sedie realizzate nel 1955 da Ettore Canali (Brescia) in ottone, legno massello di castagno e rovere originariamente disegnate come arredi per la Casa del Sole (1947-1954) a Cervinia (lotti n. 24 e 26 stima 12-16 mila euro cad.). Due esemplari che compaiono raramente sul mercato.

E infine segnaliamo la libreria realizzata da Carlo Zauli (Faenza 1926-2002) per una residenza torinese nel 1955 circa (in legno di rovere di slavonia e acero, teak, metallo verniciato, linoleum, ottone, ceramica smaltata, gomma. m 216x315x45, stima 2-3 mila euro). Il lavoro di Zauli, a tratti espressionista e a tratti astratto, si innesta su una struttura fortemente connotata e molto architettonica, nella quale anche la scelta dei materiali rappresenta l’intenzione del designer a partecipare alla costruzione della modernità.

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