Dai “classici” del novecento ai più giovani artisti sperimentatori, alcune delle proposte notevoli della fiera Miart che si apre oggi
Le porte della preview di Miart sono aperte solo da poche ore, per cui un’analisi strutturata ancora è impossibile. Per ora ci limitiamo all’atmosfera, che pare positiva, aiutata da stand ampi e corridoi spaziosi che favoriscono la visita. E come al solito, ci azzardiamo a consigliare la visita dei 10 stand che ci hanno maggiormente colpiti ad un primo giro. Immancabile passare da Gian Enzo Sperone, che abbaglia il visitatore con un enorme caterpillar di Wim Delvoye, ed un altrettanto monumentale Schnabel a fargli da sfondo.Si tiene sempre su ottimi livelli la milanese Dep Art, che continua il suo lavoro di valorizzazione di Giuseppe Uncini inserendolo in un contesto internazionale di prestigio.
Sceglie il focus di ricerca Giampaolo Abbondio, con un elegante booth monografico dedicato a Edo Bortoglio. Qualcosa di simile propone 10 A.M. ART, con un ampio approfondimento su Lucia di Luciano. Se ABC Arte accoglie il pubblico con un bellissimo pezzo di Nanni Valentini, Galleria Nuova Morone stupisce con uno stand dedicato completamente alla grande Maria Lai. Anche Poggiali non perde occasione per sfoggiare pezzi importanti della propria scuderia, da Arnulf Rainer ad Erwin Wurm, Con Russo si torna sul “classico”, con bei lavori di Boccioni, Boetti e Pascali, mentre Verolino segna un’altra tappa della sua ricerca su tessuti e tappeti d’autore. Dalla Spagna arriva 1 Mira Madrid, che calamita lo sguardo con tre grandi opere di Juan Uslé. Ma ora, spazio alla galleria fotografica…