Una ventina di dipinti dell’artista argentino animano Playlist, lo spazio espositivo che segna il rientro “attivo” di Abbondio sulla piazza milanese
“Succede che da una parte avevo cominciato a lavorare in uno spazio preciso, ampio e luminoso. Ma allo stesso tempo la cornice del mondo fuori rivelava uno scenario alle prese con incessanti oscillazioni e crepe nelle strutture del suo significato“. Così l’artista argentino Pablo Candiloro racconta la nascita delle sue ultime opere, esposte nella terza personale a lui dedicata dalla Galleria Giampaolo Abbondio. Ma questa è un’occasione speciale, visto che con questa mostra il gallerista inaugura il nuovo spazio Playlist, che lo vede tornare protagonista a Milano, dopo la scelta di chiudere per trasferirsi in Umbria, a Todi.
“In realtà la sede centrale della galleria rimane quella umbra, ampia e ospitata da un bellissimo palazzo cinquecentesco”, sottolinea Abbondio. “Ma sentivo il bisogno di un luogo più agile e snello, dove proporre progetti sperimentali di giovani artisti o di artisti affermati, ma che qui propongono idee innovative per il loro percorso”. E la denominazione scelta, Playlist, rimanda alla nota passione del gallerista per la musica, con mostre che avranno sempre titoli ispirati a noti brani musicali: a partire da questo esordio, con “Fiori di maggio a febbraio”.
I dipinti presentati da Candiloro (Buenos Aires, 1976) si pongono sulla scia delle serie presentate nella grande personale allestita nella sede di Todi nel 2021. Con elementi naturali – fiori, uccelli – letti in un contesto caricato dai problemi del mondo. I colori mescolati lasciati a margine nella tavolozza diventano paradigma delle scorie di un’esistenza sofferta, giustapposti alla purezza del monocromo emblema di libertà. Un nuovo passo avanti per un pittore alieno alle mode o alle tendenze proposte dal mercato, ormai padrone di modalità originali e pregnanti. Le vedete nelle immagini e nel video…