Les Distractions de Dagobert è probabilmente l’opera più significativa di Leonora Carrington, un capolavoro surrealista che Sotheby’s propone in asta durante la Modern Evening Auction di maggio 2024, a New York. La stima di 12-18 milioni di dollari proietta il dipinto verso un nuovo record per la pittrice.
Un grande viaggio surrealista all’interno di un solo dipinto. Les Distractions de Dagobert di Leonora Carrington è una delle opere simbolo del movimento dei sogni, un insieme di visioni e suggestioni immaginifiche che esemplificano al meglio la poetica della corrente codificata da André Breton nel 1924. Sono cent’anni, infatti, dalla pubblicazione del manifesto surrealista, celebrato nel 2024 con mostre, iniziative e vendite dedicate. Proprio come quella che ha in programma Sotheby’s, a maggio, a New York, dove riporta sul mercato dopo quasi 30 anni la tela di Carrington.
Les Distractions de Dagobert rappresenta in maniera allegorica e allusiva la vita di Dagoberto, re merovingio che governò la Gallia all’inizio del VII secolo, popolarmente ricordato come un sovrano dissoluto, con uno spiccato gusto per l’eccesso sessuale e un amore sfrenato per il lusso. Carrington ne racconta la figura allestendo un elaborato tableau diviso in quattro sezioni che rappresentano i quattro elementi: Terra, Aria, Fuoco e Acqua. All’interno di ogni vignetta lo spirito di Dagoberto viene metaforicamente dettagliato facendo riferimento ai soggetti più disparati: da vulcani spettrali e laghi di fuoco a mondi acquatici dominati da un gigante bifronte che regge un pesce palla dalle fattezze umane.
Si tratta di riferimenti che attingono da influenze disparate, come la mitologia irlandese, le teorie alchemiche, la Kabbalah e soprattutto la cosmologia indigena messicana. L’opera, infatti, fu dipinta nel 1945, due anni dopo l’arrivo di Carrington in Messico, divenuto a metà secolo la seconda patria del Surrealismo, dopo Parigi. Già nel 1936, il poeta Luis Cardoza y Aragón descriveva a Breton il Paese come il “luogo del mutevole, dell’inquietante, dell’altra morte, in breve, una terra di sogno, inevitabile per lo spirito surrealista”. Secondo lui il Messico non solo avrebbe accolto nel tempo sempre più artisti surrealisti, ma era un territorio intriso dello spirito del surrealismo stesso.
Non è un caso dunque che nel 1942 Carrington abbia scelto il paese centro americano, un’oasi surrealista dove potersi esprimere con più libertà di quanto potesse fare in Europa sotto l’egida di Breton, sacerdote a tratti dispotico del movimento. Una volta a Città del Messico si è inserita nella comunità dei surrealisti “in esilio” composta da Remedios Varo, Wolfgang Paalen, Alice Rahon e altri, nonché ai pittori messicani moderni come Frida Kahlo, Diego Rivera, Miguel Covarrubias e Carlos Mérida. Les Distractions de Dagobert è l’opera simbolo di questo periodo di rinascita messicana di Carrington, dove contamina l’eredità europea – da Bosch a Bruegel – con le influenze locali.
Distante dalla Francia ma più vicino agli Stati Uniti, Carrington è riuscita a mantenere i legami con il sistema artistico occidentale, come testimonia la sua prima mostra personale internazionale alla Galleria Pierre Matisse di New York nel 1947. L’esposizione segnò anche la prima occasione in cui la galleria espose un’artista donna. A farne parte anche Les Distractions de Dagobert, insieme ad altri dipinti come The Kitchen Garden on the Eyot, ora nella collezione del San Francisco Museum of Modern Art (SFMoMA).
Grande attesa dunque per il passaggio in asta dell’opera, accresciuta dall’attenzione incantata che i collezionisti dedicano sempre alle opere surrealiste. Negli ultimi anni, solo citando i grandi risultati registrati da artiste donne, ricordiamo nel 2021 Diego y Yo di Frida Kahlo (34,9 milioni di dollari da Sotheby’s), nel 2020 Armonía (Autorretrato sugerente) di Remedios Varo (6,2 milioni di dollari) e Autoritratto au scorpion di Leonor Fini (2,3 milioni di dollari) nel 2022. Ora l’obiettivo di Les Distractions de Dagobert è quello di superare Il giardino di Paracelso (3,3 milioni di dollari), record d’asta di Carrington che inizia a scricchiolare.