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Arte Circolare alla Reggia di Venaria; Camilla Alberti vince la terza edizione del Premio CONAI

Francesca Cornacchini, 240126, foto: Eleonora Cerri Pecorella
Gabriella Siciliano, Easter 97 (2024)
Giunto alla sua terza edizione, il Premio CONAI Arte circolare è dedicato ai giovani artisti italiani under 35 e chiede di reinterpretare la sostenibilità attraverso il linguaggio dell’arte

Sono dieci gli artisti under 35 selezionati da Marco Bassan e Ludovico Pratesi, fondatori di Spazio Taverna, per l’edizione 2024 del Premio CONAI Arte Circolare: Sveva Angeletti, Paolo Bufalini, Ambra Castagnetti, Francesca Cornacchini, Lucia Cristiani, Daniele Di Girolamo, Andrea Mauti, Iacopo Pinelli, Gabriella Siciliano, oltre alla vincitrice, l’artista milanese Camilla Alberti (1994) con l’opera Unbinding Creatures. Organismo 30.

Camilla Alberti, Unbinding Creatures. Organismo 30, 2022

L’opera, selezionata sulla base di un’attenzione per le tematiche dell’innovazione e dell’economia circolare, rientra in quelli che sono definiti i “nuovi sguardi e le possibili soluzioni alle sfide di un futuro che dovrà sempre più tutelare l’ambiente, proponendo una creatività fresca e sempre capace di sorprendere”.
Le opere finaliste, fino a domani, saranno esposte alla Reggia di Venaria, in occasione della Planet Week che accompagna il G7 su Clima, Energia e Ambiente di Torino.
Premiata dal Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, dall’artista Michelangelo Pistoletto e dal presidente CONAI Ignazio Capuano, Unbinding Creatures. Organismo 30 di Camilla Alberti è una scultura in gesso, alluminio, legno, vetro, ossa, pignone per bicicletta e conchiglie che racconta – secondo l’artista – una “archeologia urbana” che contiene «Tracce di vita, rovine contemporanee raccolte attraverso esplorazioni in cui gli spazi vengono osservati e conosciuti. Ogni materiale raccolto è come una mappa, disseminato di tracce lasciate da tutti gli organismi che lo hanno abitato e manipolato».

Iacopo Pinelli, Da dove vediamo (2024)

Organismo 30, per la giuria, è invece «Un’opera che convince per l’immediatezza della sua forza espressiva» afferma il presidente CONAI Ignazio Capuano, «e che, prendendo vita a partire da materiali diversi e a volte inattesi, diventa in qualche modo metafora della complessità del sistema della nostra economia circolare, e delle sfide cui deve far fronte. Ancora una volta, l’arte riesce a raccontare come la materia possa trovare una nuova vita, anche in forme inedite. E l’Italia è un Paese in cui oggi più di sette imballaggi su dieci oggi rinascono grazie al riciclo. Camilla Alberti e gli altri nove artisti che hanno partecipato al Premio CONAI Arte circolare, in qualche modo, hanno parlato proprio di questo: di un uso consapevole delle risorse del Pianeta e della loro tutela».

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