La coppia di artisti Adrien M & Claire B – Adrien Mondot e Claire Bardainne – presidia Cannes Immersive con l’opera En Amour
Avete presente la sequenza dello Stargate in 2001 Odissea nello Spazio? Ecco, En Amour, l’esperienza firmata dalla coppia di artisti Adrien M & Claire B (al secolo Adrien Mondot e Claire Bardainne) con le musiche – in stato di grazia – di Laurent Bardainne, è un’allegoria del viaggio della vita, attraverso tutte le sfumature dell’amore.
In questa esperienza meditativa e catartica, il pubblico si trasforma in spuma di mare, in pioggia e tuoni, in nuvole e tempesta, in costellazioni perlescenti e in oceani di lava appassionata. L’individuo si fonde e riconosce con ambienti immaginari e reali, estratti come dettagli di un tutto che poi diventa esperienza personale attraverso l’elaborazione di diversi stati d’animo: pace, gioia, dolore, rabbia e infine la redenzione. Un universo poetico che confonde la nostra percezione dello spazio e della gravità.
Esperienza curativa permette agli spettatori/attori – è infatti interattiva – di affrontare paure ancestrali e di abbandonarsi al flusso naturale degli eventi. Intensa, piacevole e poetica come l’abbraccio di un figlio o di un innamorato è al tempo stesso delicata e violenta, nella sua maestosità ed immersività.
Libertà di linguaggio
Si distingue da tutti gli altri lavori presenti in Cannes Immersive per originalità, libertà di linguaggio, leggerezza, profondità e capacità di generare emozioni. La coppia di creativi che firma l’opera fa un uso incredibile della tecnologia, messa al servizio dell’uomo e della sua sensibilità e riesce nell’operazione impossibile di concepire un’esperienza umanista nel mondo virtuale. Sarà possibile visitare l’opera fino ad agosto anche nel museo della musica della Philharmonie de Paris.
A proposito di Adrien M e Clair B, sono artisti di caratura mondiale, dedicati all’ibridazione tra reale e virtuale. Provengono dal mondo del teatro e la centralità dell’uomo e del suo corpo sono i punti di ancoraggio attorno a cui gravita la loro ricerca, sviluppando e utilizzando un linguaggio visivo basato sul gioco e sul piacere come mezzi dell’immaginazione. Di recente si sono occupati dell’allestimento scenografico della sfilata AW 23/24 per Issey Miyake al Palais de Tokyo. Anche in quel caso gli spettatori sono rimasti senza fiato.