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La sublime Madonna delle ciliegie di Quentin Metsys all’asta per 12 milioni di sterline

Quentin Metsys (Leuven 1465/6-1530 Anversa), "La Madonna delle Ciliegie"(particolare). Stima: £ 8.000.000-12.000.000.
Quentin Metsys (Leuven 1465/6-1530 Anversa), “La Madonna delle Ciliegie”(particolare). Stima: £ 8.000.000-12.000.000.
Sarà «La Madonna delle ciliegie» di Quentin Metsys (Lovanio, 1466 – Anversa, 1530) a monopolizzare la scena durante l’asta «Old Masters Part I» presso la sede di Christie’s a Londra.

IL CATALOGO DELL’ASTA

L’attesissimo evento è in programma per il 2 luglio, durante la Classic Week e la stima per il dipinto del pittore fiammingo si aggira tra gli £8.000.000 e i £12.000.000. Dipinta nella maturità, attorno al 1520, «La Madonna delle ciliegie» è un’opera che ha avuto un’influenza ampia e duratura, come denota la proliferazione di numerose copie e varianti, ispirando generazioni di artisti. Il dipinto sarà esposto da Christie’s a New York fino al 22 maggio, prima di tornare a Londra per la mostra pre-vendita dal 28 giugno al 2 luglio. Proprio lo scorso anno nella «Grande Mela», la National Gallery ha dedicato una retrospettiva al padre della scuola di Anversa.

«Siamo lieti di offrire quest’opera di Quentin Metsys che solo di recente è stata riconosciuta come la versione principale del suo celebre capolavoro tardo – La Madonna delle Ciliegie – che ha contribuito a consolidare la sua reputazione come fondatore della Scuola di pittura di Anversa», queste le parole di Henry Pettifer, Vice Presidente Internazionale di Christie’s della sezione «Old Master Paintings». Un’opera molto ambita sin dall’agosto 1615, quando i sovrani dei Paesi Bassi spagnoli, l’arciduca Alberto VII d’Austria e l’arciduchessa Isabella Clara Eugenia fecero visita al ricco mercante di spezie di Anversa Cornelis van der Geest (1577–1638), uno dei principali collezionisti d’arte e intenditori della sua produzione. Dai tesori del suo gabinetto, i reggenti si offrirono di acquisire l’opera più celebre e valoriale: «La Madonna delle ciliegie» di Quentin Metsys.

Tredici anni dopo Willem van Haecht dipingerà la scena ne «Il gabinetto di Cornelis van der Geest» (1628), in cui van der Geest è circondato da uno stuolo dell’élite artistica e sociale di Anversa, tra cui Peter Paul Rubens e Anthony van Dyck, nonché il nipote Cornelis de Licht e il collezionista di Anversa Peter Stevens. Entrambi, questi ultimi, avrebbero successivamente posseduto «La Madonna delle ciliegie». La Kunstkammer di Van der Geest si prefigge di immortalare e omaggiare nella memoria dei posteri il ruolo di Anversa nella proliferazione delle arti e in particolare della cultura fiamminga, della quale «La Madonna delle Ciliegie» era e, a giudicare dalle stime, continua ad esserne somma rappresentante.

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