Se non c’è mare senza estate, non c’è estate senza Electropark, festival di musica elettronica mirato all’ibridazione tra linguaggi artistico-culturali. In partenza il primo di giugno, a Genova ovviamente.
Genova è una città chiusa, poco festaiola e tutta la Liguria è terra con scarsa capacità attrattiva per i giovani: ecco, se i soliti luoghi comuni vi hanno stancato come quel tormentone di cui le vostre sinapsi farebbero volentieri a meno, una soluzione esiste. C’è solo da tenersi liberi il primo giugno, poi dal 19 al 22 giugno, e poi ancora dal 11 al 14 luglio. In zona Lanterna lo sanno ormai da 13 anni: quando arriva l’estate arriva pure Electropark. E la musica cambia, inevitabilmente.
Multidisciplinare, multiculturale e partecipativo, Electropark 2024 coi suoi 40 artisti internazionali sicuro vi farà fare due cose in una: agitare al ritmo della sua musica e riflettere sul presente. Un festival plastic free (a certificarlo è Worldrise); per cui la parità di genere è conditio sine qua non, e il concetto di empowerment femminile non è fuffa per cuoricini da reel, ma un dato di fatto garantito dal 70% di donne protagoniste. Perché Electropark è inclusivo dentro, «Un festival di tutti» come racconta Alessandro Mazzone di Forevergreen, che ne è direttore artistico assieme ad Anna Daneri. Un «Format articolato» continua Mazzone, votato a «Sostenere la creatività emergente» e che «Si sviluppa intorno alle pratiche collettive». Collettività che poi è strettamente legata al tema di quest’anno, Resonances, un eco che col suo effetto domino è capace di azionare e connettere diverse creatività e ambiti disciplinari (nello specifico musica elettronica, arti visive, teatro, performance e danza). Il tutto puntando su alcuni luoghi caratteristici mixati alla perfezione: si va dal Teatro della Tosse al Palazzo Ducale, dal Galata Museo del Mare all’iconica Darsena, dall’iper urban Virgo Club alla piattaforma galleggiante ormeggiata al largo di San Michele di Pagana (Rapallo).
Al capitolo “novità 2024” troviamo ben due prologhi. E c’è da tenersi carichi, anzi carichissimi, perché il primo (1 giugno) prevede «Un programma che parte dalle 11 del mattino e arriva alle 3 di notte» come racconta Mazzone, iniziando al Teatro della Tosse con la ricerca coreografica di Mechanical Monkeys e finendo con l’artista/regista Liryc Dela Cruz e il suo Superorganism by Merende, featuring Bunny Dakota e Marum. Per il secondo (19-22 giugno) ci si sposta al Teatrino di Palazzo Ducale, dove Tommy Grönlund e Rikke Lundgree saranno gli animatori dell’installazione/live Museum of sound. Dopodiché via con gli Opening Acts di giovedì 11 luglio (altra novità di quest’anno), per poi entrare nel vivo della festa nel fine settimana che va dal 12 al 14 luglio. Ah, un’ultima cosa: sì che si balla, ma niente idoli da radio hit, Electropark suona con una «Proposta undergrond e non mainstrem». Copyright Alessandro Mazzone.