Praline. Prelibatezze dal mondo dell’arte, rubrica dedicata all’arte contemporanea, nata nel 2012, raggiunge il traguardo delle cento puntate, tutte disponibili su YouTube. Per la ricorrenza l’ideatore e curatore Sergio Mandelli ha scelto Alberto Casiraghy, il noto editore del Pulcinoelefante e figura poliedrica del mondo artistico. Giovedi 6 giugno, presso la Fondazione Mudima a Milano a partire dalle ore 18.00, si terrà un incontro aperto al pubblico con il curatore della rubrica e molti degli artisti che vi hanno partecipato.
Nell’ecosistema digitale odierno, che obbedisce alle leggi dell’istantaneità, vige un ritmo fulmineo. Inoltre, considerando la quantità d’informazioni dalla quale siamo investiti da parte dei diversi media, è facile perdere di vista la gerarchia e la qualità dei contenuti. La nostra attenzione è rarefatta e profondamente selettiva e per questo il panorama informativo è sempre più competitivo. Per non soccombere è necessario abitare i mezzi catalizzanti l’attenzione del pubblico (ormai esigua), ovvero il web e i social.
In tal senso, coniugi Sergio Mandelli e Thanh Tao Ly Thi ci hanno visto lungo creando la rubrica Praline. Prelibatezze dal mondo dell’arte, i cui episodi sono tutti visibili su YouTube. Divulgare contenuti è un’arte: renderli fruibili e accattivanti per un ampio pubblico è ormai quasi una sfida. Una sfida ampiamente superata dalla coppia, che vanta ormai una storia decennale.
Il format, precursore per i suoi tempi, nasce nel 2012. Il formato è un audiovisivo monografico, dalla durata di cinque/sei minuti, creato site-specific per la rete. Il nome stesso, «Praline», definisce benissimo il concept alla base: gustose, invitanti, a piccole dosi, che lasciano ampio spazio alla libertà di fruizione dello spettatore che può scegliere se «consumarne» una ogni tanto o farne una abbuffata.
Tra fotografie, riproduzioni e citazioni Sergio Mandelli, con un linguaggio semplice, accompagna il suo pubblico alla scoperta delle vite degli artisti fornendo le chiavi di lettura per comprenderne l’operato e la filosofia. Fra i cento scelti finora, si annoverano artisti di fama internazionale come Piero Manzoni, Marina Abramovic, Christo, Emilio Isgrò, Gillo Dorfles e tanti altri che hanno svolto nel corso della loro carriera una ricerca originale e autentica. L’arte in pillole si presta alla divulgazione digitale e ricalca il modello delle Vite cinquecentesche di Giorgio Vasari. L’intento è il medesimo, ovvero raccontare delle storie di vita, partendo dagli anni dell’infanzia passando per l’evoluzione e l’elaborazione stilistica di ciascun artista. Un escamotage che abbatte le barriere istituzionali dei musei democratizzandone il contenuto, permettendo a ciascuno di approcciarsi alla bellezza e al sapere veicolato dall’arte senza sentirsi intimiditi dal timore reverenziale e dal sintomo di inadeguatezza al contenuto.
E, a proposito di stile, quello delle Praline, teso a sdrammatizzare e rendere i contenuti nella maniera il più accessibile possibile, si evince già dalla sigla. Ispirata all’art déco, sulle note di un jingle anni Venti, ricorda negli intenti di Mandelli i siparietti del Carosello. Il ritmo sincopato della puntata poi, senza silenzi o tempi morti, dà vita a un racconto dall’andatura dinamica e incalzante.
Fruibili sul canale YouTube (www.youtube/mandelliarte) e sul sito web (www.mandelliarte.com) di Sergio Mandelli, le Praline sono anche disponibili in inglese grazie a Thanh Thao Ly Thi che ha tradotto e condotto oltre quaranta puntate.