Rossini compose Il Barbiere di Siviglia che aveva appena 23 anni, per questo in esso ci sono tutta l’energia vitale e la fantasia di una mente giovane. E lo compose in sole due settimane! Su quei fogli la penna del Maestro scorre come acqua fresca di sorgente: pulitissima, chiarissima, senza alcuna impurità o imperfezione, senza ripensamenti o indecisioni. Elencare le qualità del Barbiere è quasi impossibile: il vortice, il ritmo, il grado di comicità, l’ironia, la furbizia, l’inganno, il cinismo e il sarcasmo sono tutti dentro quella partitura. La costante e totale sinergia tra scrittura orchestrale e scrittura vocale è il fondamento dell’immediatezza espressiva dell’opera, che mantiene dall’inizio alla fine un sostenuto ritmo narrativo scorrevole, sempre nuovo e sorprendente. Insomma, un capolavoro assoluto.
Tanto che Opera Carlo Felice ha voluto chiudere la sua Stagione Lirica 2023-2024 con questo celebre titolo di Gioachino Rossini, dramma comico in due atti su libretto di Cesare Sterbini dalla commedia di Pierre Beaumarchais, che ha debuttato sul palcoscenico del teatro genovese venerdì 14 giugno alle ore 20.00.
La novità di questa produzione sta nel fatto che a dar vita ai personaggi rossiniani sono gli allievi dell’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale per cantanti lirici dell’Opera Carlo Felice. L’Accademia, nata nel 2020, rappresenta il punto di congiunzione tra la fine del percorso accademico dei giovani cantanti e il loro inserimento nel difficile mondo del Teatro musicale. La direzione artistica è affidata a Francesco Meli, che ha fatto tesoro della sua esperienza teatrale, definendo le linee guida dell’insegnamento che vertono su lezioni individuali quotidiane di tecnica, interpretazione vocale e teatrale. Un percorso di studio sotto la direzione musicale del pianista Davide Cavalli e il coordinamento e gli insegnamenti di Serena Gamberoni, soprano di valore nonché moglie di Meli.
Lo spettacolo ha la regia e l’impianto scenico di Damiano Michieletto (qui ripresi da Andrea Bernard), realizzati nel 2005 per il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Come altri registi anche Michieletto si è preso la libertà di invadere l’ouverture, che ricordiamo essere un brano orchestrale che si esegue a sipario chiuso prima dell’inizio dell’opera, con una scena senza senso che vede (peggio: sente) l’annuncio di un treno in partenza da Genova a Siviglia in cui mimi indiavolati sobbalzano sulle sedie e lanciano valige disturbando il suono dell’orchestra.
Ma la stranezze registiche non finiscono qui: nessuna scenografia, solo le sedie, otto, rigorosamente rosse (forse a ricordare il sangue caliente degli spagnoli o il telo rosso delle corride), che i mimi (otto anche loro) continuano a spostare di qua e là per fare accomodare i cantanti. Ma poveretti i cantanti a districarsi tra tutti quei movimenti assolutamente esagerati, stancanti e distraenti per cui si necessita tanto spazio da far relegare il coro nella buca dell’orchestra! Mimi che si accalcano intorno a Don Basilio mentre canta la celebre aria La calunnia è un venticello, al limite dal farlo respirare, mimi che indossano le maschere da Paperino per vestire i panni dei soldati, e qui la denuncia ci può anche stare, ma meno elegante appare nel secondo atto, la scelta del regista di svestire Berta dai suoi abiti di domestica per trasformarla in una vogliosa prostituta.
Ad ogni modo, a parte la ridondanza registica, lo spettacolo è stato piacevole grazie alla bacchetta del maestro Giancarlo Andretta che ha diretto il Barbiere con garbo e verve; e soprattutto grazie ai giovani cantanti Carlo Sgura (Figaro), Greta Carlino (Rosina), Paolo Nevi (Il Conte d’Almaviva), Gianpiero Delle Grazie (Don Bartolo), Davide Sabatino (Don Basilio), Gabriella Ingenito (Berta), Ernesto de Nittis (Fiorello), Angelo Parisi (Un ufficiale) che se nel primo atto sono apparsi un po’ emozionati, senza dubbio sono esplosi al meglio nel secondo.
A chiudere l’opera la risalita sullo stesso treno dell’ouverture per tornarsene tutti a casa. Era necessario? Assolutamente no, ma oramai bisogna digerire tutto.
Il barbiere di Siviglia è ancora in replica martedì 18 giugno alle ore 20.00, mercoledì 19 giugno alle ore 20.00 e giovedì 20 giugno alle ore 20.00.