Bonhams domina il mercato dell’arte asiatica nel Regno Unito e in Europa con una serie di aste tenute nella primavera 2024 (dal 13 maggio al 14 giugno 2024), raggiungendo un totale impressionante di 27 milioni di euro nelle vendite di Londra, Parigi, Stoccolma e Copenaghen.
Mentre il mercato dell’arte si muove sempre più speranzoso verso Oriente, dove i collezionisti appaiono, almeno in questa fase, i più disposti a mettere mano al portafogli, Bonhams prova una sorta di manovra inversa. Oltre a portare l’arte occidentale in Asia, la maison sta rinforzando la proposta di arte orientale in Europa. Con successo.
Solo nell’ultimo mese, Bonhams ha esitato una serie di 14 aste che hanno spaziato in modo eterogeneo tra arte islamica e cinese, arte indiana e giapponese, e altro ancora. Un impegno serrato, tra eventi live e online, che ha fruttato nel complesso 27 milioni di euro nelle vendite tenute a Londra, Parigi, Stoccolma e Copenaghen.
A comporre la maggior parte di questo risultato è l’asta Jules Speelman: Completing a Cycle, 60 years of Devotion (11 giugno a Londra), che ha portato nelle casse di Bonhams 15.2 milioni di euro. 28 lotti selezionatissimi che hanno celebrato competenza e la devozione di una vita di uno dei più grandi e rispettati commercianti e collezionisti di opere d’arte cinesi e asiatiche. Jules Speelman, appunto. Ottimo risultato anche per la collezione di arte cinese John E. Bodie OBE (1930-2023) che ha ottenuto più di 2,6 milioni di euro durante la Fine Chinese Art Sale di Londra, tenutasi il 16 maggio.
Qui i cinque lotti più preziosi esitati in queste settimane: