La città del Museo nazionale del Cinema ospita per la prima volta un artista al quale il genere Fantasy è parecchio debitore. Si tratta di Hans Ruedi Giger (Coira, 5 febbraio 1940 – Zurigo, 12 maggio 2014), pittore, designer e scultore svizzero, noto al grande pubblico per aver creato l’immaginario del film Alien, risalente al 1979 e diretto da Ridley Scott. La mostra, dal titolo «Beyond Alien: H.R. Giger», si terrà dal 5 ottobre al 16 febbraio al Museo Mastio della Cittadella di Torino.
La prima grande retrospettiva in Italia dedicata all’artista è curata da Marco Witzig.Navigare, in collaborazione con Glocal project e Onoarte.
«Giger è stato uno dei creatori più suggestivi e attraenti degli ultimi tempi, la cui opera suscita un enorme fascino nei diversi settori artistici dell’underground» afferma il curatore.
Un’artista poliedrico dal temperamento altalenante e dal talento visivamente impattante e rilevante.
Il suo universo simbolico ha creato un precedente e un repertorio ben riconoscibile.
«Interamente oscuro, grazie a un particolare surrealismo, abietto e sontuoso, meccanico e anatomico, capace di incutere terrore e ammirazione allo stesso tempo» continua Witzig.
Il suo lavoro è una sorta di meraviglia sublime, al confine tra il ribrezzo e l’attrazione, pulsioni contrastanti, ma egualmente eloquenti.
Quattro sezioni completano la mostra, ricalcandone il polilinguismo, abilmente fluttuante tra cinema, musica, surrealismo e orrore cosmico. L’allestimento della mostra è sostenuto dal Comune di Torino e dal Museo nazionale del cinema, che organizzerà eventi, incontri e proiezioni sull’artista.
Tra le opere esposte saranno visibili alcune tra le più familiari e popolari, apparenti al ciclo di Alien e Dune, ma anche copertine di album per artisti del calibro di Debbie Harry e Dead Kennedys.