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Eleonora Duse: mito contemporaneo in mostra a Palazzo Cini, a Venezia

Eleonora Duse in Antonio e Cleopatra di W. Shakespeare fotografia di Pau Audoaurd, 1890 ca. Archivio Duse, Istituto per il Teatro e il Melodramma Fondazione Giorgio Cini, Venezia Eleonora Duse in Antonio e Cleopatra di W. Shakespeare fotografia di Pau Audoaurd, 1890 ca. Archivio Duse, Istituto per il Teatro e il Melodramma Fondazione Giorgio Cini, Venezia
Eleonora Duse in Antonio e Cleopatra di W. Shakespearefotografia di Pau Audoaurd, 1890 ca. Archivio Duse, Istituto per il Teatro e il Melodramma Fondazione Giorgio Cini, Venezia
Eleonora Duse in Antonio e Cleopatra di W. Shakespeare, fotografia di Pau Audoaurd, 1890 ca. Archivio Duse, Istituto per il Teatro e il Melodramma. Fondazione Giorgio Cini, Venezia

Palazzo Cini di Venezia ospita, dal 28 giugno al 13 ottobre 2024, una mostra che celebra la straordinaria carriera di Eleonora Duse, figura iconica del teatro italiano e internazionale, in un’atmosfera sospesa tra eleganza e memoria.

Il mito è quella condizione in cui alcune persone, elette da altre, si ritrovano loro malgrado, talvolta per caso e altre volte per meriti indiscutibili. Tra i tanti miti, alcuni possono essere meno conosciuti, ma ancora validissimi per le nuove generazioni. La storia e il mito di Eleonora Duse, ad esempio, calzano a pennello. 

Palazzo Cini ospita, dal 28 giugno al 13 ottobre 2024, una mostra che celebra la straordinaria carriera di Eleonora Duse, figura iconica del teatro italiano e internazionale, in un’atmosfera sospesa tra eleganza e memoria. Il progetto espositivo, curato dall’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini, si inserisce nel centenario della scomparsa dell’attrice, ponendosi come un tributo sentito e accurato alla sua immensa eredità artistica.

Attraverso un’ampia selezione di abiti, oggetti personali, fotografie e documenti, i visitatori sono invitati a intraprendere un viaggio nell’intimità e nella grandezza di Duse. La mostra si snoda nelle stanze del primo piano di Palazzo Cini, dove ogni oggetto esposto sembra sussurrare storie di un passato che ancora risuona nel presente, creando una magia quasi palpabile.

Soprabito in taffettà con decori nocciola realizzato da Paul Poiret,1910 ca. Archivio Duse, Istituto per il Teatro e il Melodramma Fondazione Giorgio Cini, Venezia
Soprabito in taffettà con decori nocciola realizzato da Paul Poiret, 1910 ca. Archivio Duse, Istituto per il Teatro e il Melodramma Fondazione Giorgio Cini, Venezia

L’allestimento è un racconto visivo che ricostruisce l’immagine di un’attrice rivoluzionaria, la cui arte influenzò profondamente le personalità più eminenti del suo tempo, da Stanislavskij a Isadora Duncan. La sua figura spicca non solo come una grande interprete, ma anche come una donna indipendente e innovativa, capace di dirigere una compagnia teatrale con la determinazione e l’autorevolezza di un moderno manager.

Uno degli elementi più affascinanti della mostra è la collezione di abiti esposti, che comprende dieci modelli di alta sartoria, perfettamente conservati e meravigliosi. Tra questi, spicca un soprabito in velluto nero foderato in raso rosso, creato dalla sartoria Magugliani nel 1910, e due costumi in crespo di seta dell’atelier Jean Philippe Worth, esposti per la prima volta al pubblico. Questi capi non sono solo testimonianze della moda dell’epoca, ma rappresentano anche la raffinatezza e la personalità di Duse, capace di trasformare ogni dettaglio in un simbolo di grandezza.

Gli oggetti personali in mostra includono l’orologio Cartier d’oro, inciso con le iniziali intrecciate di Duse e D’Annunzio, e una selezione di timbri, sigilli e passaporti, che raccontano la vita di un’artista sempre in movimento. Le fotografie esposte offrono un ulteriore sguardo sulla vita di Duse, con scatti emblematici realizzati da fotografi come Joseph Byron ed Edward Steichen, che catturano la sua essenza e la sua presenza scenica in modo ineguagliabile.

Audouard, 1880 circa.Archivio Duse, Istituto per il Teatro e il Melodramma Fondazione Giorgio Cini, Venezia
Audouard, 1880 circa. Archivio Duse, Istituto per il Teatro e il Melodramma. Fondazione Giorgio Cini, Venezia

Il Palazzo Cini, con le sue collezioni d’arte e la sua storia, diventa il luogo ideale per questa celebrazione. La mostra si svolge in contemporanea con l’esposizione di Martha Jungwirth, pittrice mitteleuropea di grande rilievo, creando un dialogo affascinante tra le opere di due donne di generazioni diverse, ma ugualmente straordinarie.

Renata Codello, Segretario Generale della Fondazione Giorgio Cini, sottolinea come questa iniziativa dimostri la capacità della Fondazione di intrecciare storie e linguaggi diversi, confermando il ruolo di Palazzo Cini come un attore di primo piano nella scena culturale italiana.

Nel nostro tempo, dove le arti performative continuano a evolversi, la figura di Eleonora Duse resta un faro di ispirazione. La mostra Eleonora Duse: mito contemporaneo non è solo un omaggio a un’attrice senza tempo, ma anche un invito a riflettere sulla sua eredità e sull’attualità dei suoi insegnamenti. Una visita a Palazzo Cini diventa così un’esperienza totale, capace di evocare le emozioni e le passioni di una vita dedicata all’arte.

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