1,2 milioni di fatturato complessivo restituiscono il successo riscosso dalle aste di Arti decorative del ‘900 e Design che Il Ponte ha tenuto a Milano il 3, 4 e 5 luglio 2024.
Top lot The Annunciation di Margaret Macdonald Mackintosh, un’opera del 1896, la cui straordinaria rilevanza storico-artistica ha trovato ulteriore conferma in una serrata gara ai rilanci, chiudendo alla cifra di 176.4 mila euro. A distinguersi inoltre il tavolino a tre gambe firmato da Osvaldo Borsani e Lucio Fontana (75.6 mila euro), la Testa di Centauro di Egidio Costantini (record per l’artista) realizzata nella muranese Fucina degli Angeli (41.5 mila euro) e la scultura Pio tempio d’empio tempo di Luigi Ontani (22.6 mila euro).
La sezione delle lampade ha registrato notevoli risultati con il monumentale lampadario a quattordici bracci di Vittorio Zecchin (25.2 mila euro) e la lampada a sospensione modello “12385 Vela” di Angelo Lelii (12.6 mila euro), mentre Max Ingrand sale sul gradino più alto con il suo lampadario “Dhalia” a sedici bracci (32.7 mila euro). Notevole risultato ottenuto, in tutt’altro campo, dal grande vaso Art Nouveau dell’artista ungherese Mack Lajos (32.7 mila euro).
Immancabile Gio Ponti, sempre tra i designer del ’900 più apprezzati dai collezionisti. Tra le principali aggiudicazioni la poltrona modello “489” anni ’50 realizzata per Cassina (25.2 mila euro) e il piatto “La Perfida Cammilla” della serie “La passeggiata archeologica” della Manifattura Richard Ginori (18.9 mila euro). Continuando nel solco delle grandi firme italiane, da segnalare alcuni importanti disegni di architettura, come il disegno di Aldo Rossi (5.6 mila euro) e l’intera collezione di schizzi di Carlo Scarpa dedicati alla Tomba Brion di San Vito D’Altivole (6.3 mila euro).