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Bienal de Arte Paiz: Eugenio Viola nominato curatore dell’edizione 2025

Eugenio Viola. Photo credit: Gregorio Díaz. Courtesy of the artist and Museo de Arte Moderno de Bogotá – MAMBO
Eugenio Viola. Photo credit: Gregorio Díaz. Courtesy of the artist and Museo de Arte Moderno de Bogotá – MAMBO
Sarà Eugenio Viola il curatore della prossima edizione della Biennale guatemalteca de Arte Paiz, che si svolgerà ad Antigua e Città del Guatemala dal novembre 2025 a febbraio 2026.

Creata nel 1978, la Bienal de Arte Paiz è da sempre l’evento artistico principale del Centro America, nonché la sesta Biennale più antica del mondo dopo Venezia, São Paulo, Sydney, tra le altre. Supportata dalla Fundación Paiz, entità non-profit che da più di quarant’anni si dedica a sostenere lo sviluppo dell’educazione e della cultura in Guatemala con la convinzione che l’arte sia uno strumento essenziale per lo sviluppo sociale, la Biennale ha visto presentate nelle sue 23 edizioni precedenti le opere di artisti come Carlos Amorales, Cildo Meireles, Yayoi Kusama, Doris Salcedo, Santiango Sierra, Marta Minujín

“Sono onorato di essere stato selezionato come curatore della 24ª Bienal de Arte Paiz in Guatemala, che ha un posto significativo nel panorama artistico latinoamericano, con grande risonanza nel contesto internazionale. Nel nostro mondo sempre più frammentato l’arte può offrire prospettive diverse sulla realtà, presentando visioni alternative alle contraddizioni della nostra era contemporanea, promuovendo l’inclusività e creando ponti tra universi lontani. Per la Biennale di Arte Paiz immagino un progetto polifonico, inclusivo e partecipativo, interagendo con l’ecosistema artistico ricco e multiculturale del Guatemala, con il quale ho già avuto il privilegio di lavorare nel corso della mia carriera. Non vedo l’ora di intraprendere questo viaggio e di vivere le esperienze vivaci e arricchenti che questa Biennale porterà con sé”, ha dichiarato Viola a margine della sua nomina.

Colectivo Tz’aqaat – Cheen (Cortez) y Manuel Chavajay, Kawoq, 2023, XXIII Bienal de Arte Paiz. Photo credit: Byron Mármol. Courtesy of Fundación Paiz

La Direttrice Esecutiva della Fundación Paiz, Sonia Hurtarte, dichiara a sua volta: “La vasta esperienza e l’approccio visionario nell’attività curatoriale di Eugenio Viola risuonano profondamente con la missione della Fundación Paiz di utilizzare l’arte come catalizzatore per il cambiamento sociale e l’educazione, rafforzando il nostro impegno verso questi ideali. Combinando il globale e il locale, l’esperienza di Viola arricchirà la portata internazionale della Biennale e avanza la nostra missione di promuovere l’arte contemporanea in Guatemala, offrendo al contempo una piattaforma che favorisce la visibilità internazionale per gli artisti guatemaltechi. Eugenio Viola emerge come il curatore ideale per coltivare e amplificare l’entusiasmo all’interno della comunità artistica globale, contemporaneamente al momento “trasformativo” che sta vivendo l’arte dell’America Latina”.

Eugenio Viola, il più internazionale degli italiani

Nato a Napoli nel 1975, Eugenio Viola è attualmente Direttore Artistico del MAMBO – Museo di Arte Moderna di Bogotá, dove ha curato le mostre di Voluspa Jarpa, Alexander Apostol, Ana Gallardo, Naufus Ramírez-Figueroa e Dor Guez. È stato curatore per il Padiglione Italia, rappresentato da Gian Maria Tosatti, alla Biennale di Venezia 2022. Al PICA – The Perth Institute of Contemporary Arts di Perth, dove ha lavorato nel biennio 2017–2019, ha organizzato le prime esposizioni in Australia di Kimsooja, Amalia Pica e Cassils. Al MADRE di Napoli ha ricoperto diverse posizioni dal 2009 al 2016, curando retrospettive su Vettor Pisani, Giulia Piscitelli, Boris Mikhailov e Francis Alÿs, tra gli altri. Ha collaborato con numerose istituzioni internazionali, curando mostre di artisti come ORLAN al MAMC di Saint Etienne (2007), Marina Abramović e Regina José Galindo al PAC di Milano (2012 e 2014) e Francesco Jodice al MSU di Zagabria (2011), tra le altre.

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