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Un quadro olimpico tutto nuovo: l’arte torna protagonista grazie a Pharrell Williams

Portrait of Pharrell Williams. Photo by Thomas Hawk. Image via Filckr.
Fotografia di Pharrell Williams. Foto di Thomas Hawk. Immagine Filckr.
Il produttore musicale e rapper Pharrell Williams ha lanciato una proposta audace: riportare le competizioni artistiche alle Olimpiadi, una tradizione che manca da quasi 80 anni. L’annuncio è stato fatto durante una sfarzosa festa organizzata giovedì scorso alla Fondazione Louis Vuitton di Parigi.

L’evento è stato co-ospitato da un parterre di star: Charlize Theron, Serena Williams, Rosalía e Omar Sy. Tra gli invitati, nomi di spicco del mondo dello spettacolo, dello sport e dell’arte, da LeBron James a Steven Spielberg, da Mick Jagger a Zendaya.

Le competizioni artistiche furono parte integrante dei Giochi Olimpici a partire dal 1912 a Stoccolma, con assegnazione di medaglie in cinque categorie: architettura, letteratura, musica, pittura e scultura. Dopo il 1948, le gare artistiche furono interrotte e un tentativo di ripristino nel 1952 fallì. Ora, Williams si batte per riportare le arti ai Giochi di Los Angeles del 2028.

“Vogliamo ricordare alla gente che un tempo le Olimpiadi includevano le arti con vere e proprie competizioni”, ha dichiarato Williams alla Associated Press. “Scultura, architettura, arti visive. L’idea di riportare l’arte ai Giochi è entusiasmante. Perché non cogliere questa opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica?”

Per sottolineare l’importanza del progetto, Williams ha invitato artisti come Daniel Arsham, Derek Fordjour e KAWS a creare installazioni interattive per la festa.

La proposta di Williams è arrivata all’alba della cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 202.

La proposta di Pharrell Williams rappresenta un soffio di aria fresca nel panorama olimpico. Un ritorno alle origini, quando lo sport e l’arte si intrecciavano in un unico grande spettacolo celebrativo della creatività umana. Se l’iniziativa avrà successo, le Olimpiadi del 2028 potrebbero segnare un nuovo capitolo nella storia dei Giochi, unendo il corpo e la mente, l’atleta e l’artista.

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