È giunto alla sua quarta edizione il progetto che vede Pirelli e Pirelli HangarBicocca collaborare insieme con l’obiettivo di portare l’arte e l’espressione del nostro tempo sui circuiti di Formula 1. Dopo le commissioni alle artiste e agli artisti Alice Ronchi, Patrick Tuttofuoco e Ruth Beraha, la realizzazione del trofeo del Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2024 è stata affidata ad Andrea Sala (Como, 1976, vive e lavora a Milano), artista accreditato nel sistema dell’arte contemporanea, presente in rilevanti collezioni museali e private, che da sempre esplora la relazione tra arte e storia del design e della produzione industriale italiana.
Il trofeo del Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2024, dal titolo VROOOM, è un oggetto scultoreo disegnato dall’artista italiano Andrea Sala che rappresenta, attraverso forme astratte, la lunga storia dello pneumatico Pirelli e l’idea di velocità e accelerazione. Il progetto, che connette arte contemporanea e Formula 1, è voluto da Pirelli, title sponsor del Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2024, e dal museo di arte contemporanea Pirelli HangarBicocca. Realizzato in quattro esemplari – tre per i piloti che l’1 settembre conquisteranno il podio di Monza e uno per il rappresentante del team vincitore – il trofeo nasce da una lunga ricerca condotta dall’artista negli archivi della Fondazione Pirelli, che preserva l’eredità di oltre 150 anni di storia aziendale, e nei centri di ricerca dell’azienda, dove ha incontrato diverse figure professionali come ingegneri, fisici, chimici e tecnici.
Racconta così la sua idea di premio per i vincitori di Formula 1 Andrea Sala, la cui pratica artistica si basa sulla fascinazione per i materiali e per le forme, su referenze iconografiche che sovente derivano dai movimenti avanguardistici del XX Secolo nel campo del design, dell’architettura e delle arti visive in generale. L’esito è un trofeo dalle forme astratte che rappresenta le auto sulla griglia di partenza, l’istante di avvio del tutto, quel particolare e definito limite tra il prima e il dopo: il momento dello sforzo decisivo che i futuristi erano riusciti ad enfatizzare, attraverso soluzioni capaci di interpretare il dinamismo. Andrea Sala trae dunque ispirazione dalla storia dell’automobile, attraverso il suo passaggio privilegiato nel mondo della ricerca e produzione Pirelli, e dalla storia dell’arte utilizzando un alfabeto di forme variegate, per alcuni aspetti di reminiscenza futurista. Il trofeo diviene una struttura scultorea e il pilota sul podio è immaginato dall’artista come elemento plastico che crea un tutt’uno col trofeo. Il progetto di coinvolgimento di artisti contemporanei è curato da Giovanna Amadasi per Pirelli HangarBicocca.