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Parigi. Cent’anni di Surrealismo in asta da Christie’s

TOYEN (MARIE CERMÍNOVÁ, ALSO KNOWN AS; 1902-1980), Flux et reflux de la nuit, 1955. Estimate: €800,000-1,200,000. © Christie’s Images Ltd 2024 TOYEN (MARIE CERMÍNOVÁ, ALSO KNOWN AS; 1902-1980), Flux et reflux de la nuit, 1955. Estimate: €800,000-1,200,000. © Christie’s Images Ltd 2024
 Le théâtre de l’imaginaire, Collection Paul et Jacqueline Duchein. Photo by Nina Slavcheva
Le théâtre de l’imaginaire, Collection Paul et Jacqueline Duchein. Photo by Nina Slavcheva

150 opere della collezione di Paul et Jacqueline Duchein saranno in asta da Christie’s, a Parigi, il 24 settembre 2024 (esposizione 18-24). Si tratta perlopiù di lavori legati al Surrealismo, realizzati da grandi esponenti del movimento come Marie Toyen, Yves Tanguy, Max Ernst, Wolfgang Paalen, André Breton, Salvador Dalí, Victor Brauner e Man Ray. Complessivamente, la valutazione dei lotti è di 4,6-7 milioni di euro.

A cento anni dalla pubblicazione del Manifesto del Surrealismo, Christie’s celebra il movimento attraverso la vendita di una selezione di opere della collezione di Paul e Jacqueline Duchein. Incentrata sulla corrente guidata da André Breton, la raccolta è stata assemblata parallelamente alla crescita del Surrealismo. Un aspetto non da poco, che la rende particolarmente significativa alla luce del rapporto diretto che i coniugi avevano con gli artisti da cui acquistavano direttamente le opere.

Paul e Jacqueline Duchein si incontrarono nel 1938 nella città di Montauban, dove sarebbero rimasti per il resto della loro vita. Paul, farmacista, e Jacqueline, biologa, condividevano la passione per l’arte e iniziarono gradualmente a collezionarla. Piuttosto che visitare gallerie e fiere, i due preferivano incontrare direttamente gli artisti. Strinsero così profondi legami con molte delle figure di spicco del tempo, come Georges Braque, Henri Michaux, Josef Šíma, Maria Helena Vieira da Silva e Sam Francis. E da loro, direttamente, acquistavano le opere che oggi ritroviamo in asta da Christie’s.

TOYEN (MARIE CERMÍNOVÁ, ALSO KNOWN AS; 1902-1980), Flux et reflux de la nuit, 1955. Estimate: €800,000-1,200,000. © Christie’s Images Ltd 2024
TOYEN (MARIE CERMÍNOVÁ, ALSO KNOWN AS; 1902-1980), Flux et reflux de la nuit, 1955. Estimate: €800,000-1,200,000. © Christie’s Images Ltd 2024

Tra queste spicca Flux et reflux de la nuit di Marie Cermínovà, nota anche come Toyen (stima 800 mila–1.2 milioni di euro) e Trois monstres ou la Horde, olio su tela dipinto da Max Ernst nel 1927 (stima 400-600 mila euro). Seguono Les fantômes de la pyramide di Wolfgang Paalen (stima 50-70 mila euro), una composizione surrealista di Salvador Dalí (stima 15-20 mila euro) e Baladin Spermostésique di Victor Brauner (stima 100-150 mila euro). In un’asta del genere, poi, non poteva mancare Man Ray, in vendita con L’hôtel meublé (stima 30-50 mila euro), così come opere di Dorothea Tanning (Une belle langage pour naufragés, 1961 – stima 50-70 mila euro) e Yves Tanguy (La Cage du temps, stima 180-250 mila euro).

Oltre al Surrealismo, la vendita del 24 settembre si compone anche di una raffinata selezione di artisti francesi degli anni ’40 e ’50, come Jean Fautrier, Henry Michaux, Serge Poliakoff, Jean Dubuffet e Olivier Debré. Tra queste spicca una composizione astratta del 1969 di Serge Poliakoff (stima 300-500 mila euro). Art Brut rappresentata da L’emmitouflé (stima 200-300 mila euro) di Jean Dubuffet (1957), di cui troviamo in catalgoo anche il successivo Psycho-site avec deux personnages E162 (1981), stimato 120-180 mila euro. Non mancano infine alcuni nomi internazionali come Sam Francis, Wifredo Lam, Paul Klee, Louise Nevelson e Josef Šíma. Di quest’ultimo spiccano Archéoptéryx (stima 200-300 mila euro) e Corps rouge (stima 30-50 mila euro) del 1968.

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