Più di 200 stampe a colori e in bianco e nero, oltre a contact sheet, registrazioni audio originali con la voce della fotografa e vari filmati Super 8, alcuni visibili per la prima volta, compongono la più grande mostra mai dedicata in Italia a Vivian Maier. Alla Reggia di Monza dal 17 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025. L’esposizione, curata da Anne Morin, è realizzata da Vertigo Syndrome in collaborazione con diChroma photography.
Unseen, le foto mai viste di Vivian Maier è il titolo della mostra che la Villa Reale di Monza dedica a una delle pioniere e massime esponenti della street photography. Un’esposizione da 220 fotografie, divise in 9 sezioni, che esplorano i temi e i soggetti caratteristici del suo stile: dagli autoritratti alle scene di strada, dalle immagini di bambini alle persone ai margini della società, avventurandosi anche in aspetti sconosciuti o poco noti di una vicenda umana e artistica non convenzionale.
A questi si aggiungono una serie di materiali inediti, come i contact sheet e le registrazioni audio originali con la voce della fotografa e vari filmati Super 8. Una serie di opere e oggetti che ripercorrono la particolare vicenda artistica e umana di Vivian Maier. Mai riconosciuta in vita in qualità di artista, l’autrice ha svolto perlopiù il lavoro di bambinaia, muovendosi insieme alle famiglie di cui curava i bambini e sfruttando ogni occasione per immortalare ciò che vedeva con la sua Rolleiflex.
A portare alla luce la sua immensa produzione, composta da oltre 150 mila negativi, è stato nel 2007 John Maloof, uno scrittore di Chicago che ha ritrovato i negativi in un box pieno di cianfrusaglie varie, acquistato all’asta e un tempo appartenuto all’artista. Una storia che ha dell’incredibile, che Unseen racconta in 9 sezioni, tutte accomunate dal luogo in cui Maier era solita scattare: la strada.
Dagli autoritratti – ricavati attraverso diverse soluzioni e processi visivi che raccontano della sua capacità creativa e intuitiva, come gli scatti alla propria silhouette proiettata, alla forma della sua ombra, al riflesso in uno specchio o in un vetro – ai ritratti che raccontano gli Stati Uniti del dopoguerra, soprattutto nel suo lato oscuro, con tutti coloro che vivono ai margini del Sogno americano.
E poi il passaggio graduale al linguaggio cinematografico, con l’alternanza, nelle sue peregrinazioni urbane, della macchina da presa Super 8 e la Rolleiflex. Fino ad arrivare all’introduzione del colore e l’approfondimento quasi astratto su dettagli così piccoli e ravvicinati da perdere il legame con la realtà. Una produzione coerente ma eterogenea, che racconta la grandezza di un’autrice che non ha mai saputo quanto importante la sua opera è stata per tutta la fotografia che dopo di lei si sarebbe sviluppata.
Info utili
Fino al 20 settembre 2024 biglietto Open a data libera a €11,50 invece di €19,50 con poster ufficiale della mostra formato 100×140 in omaggio. www.vivianmaierunseen.com