Nell’ultimo giorno di apertura della fiera ArtVerona, qualche nostro suggerimento per orientarsi fra corridoi e stand
Ve l’abbiamo presentata in anteprima, con numeri e novità organizzative e curatoriali. Poi vi abbiamo proposto un’attenta analisi, formulata dopo la visita fra corridoi e stand delle due sezioni. Ora vi suggeriamo una selezione degli stand da non perdere alla fiera ArtVerona, che si chiude oggi con un ottimo riscontro di pubblico. Centralissimo a molto ampio lo stand della Galleria Giovanni Bonelli, che affianca artisti storicizzati come Ben Vautier o Luigi Ontani, a una selezione di giovanissimi pittori presenti anche nella mostra “Le Diable au Corps”, nella sede della galleria a Canneto sull’Oglio, da Chiara Calore – premiata dalla Fondazione The Bank – a Nicolò Bruno, da Davide Serpetti ad Adelisa Selimbašić.
Riuscito anche il mix proposto dalla Galleria Vigato, che allinea nomi forti della scuderia, come Stefano di Stasio o Ubaldo Bartolini, a giovani come l’emergente Edoardo Cialfi. Opta invece per il booth monografico Mc2 Gallery, con una personale dell’olandese Casper Faassen, dell’affascinante conbinazione fra fotografia e pittura. Decisamente scenografico lo stand della Galleria Niccoli, dominato da tre grandissime tele dell’argentino/italiano Pablo Candiloro, in dialogo con Arcangelo Sassolino. Ribadisce le sue preferenze per il mezzo pittorico la palermitana Rizzuto Gallery, con opera ben assortite di Luigi Presicce, Anna Capolupo e Mattia Barbieri.
Imperdibile l’allestimento che Maria Teresa Sartori propone su un’intera parete dello spazio di Michela Rizzo, così come la tenebrosa serie di Quayola da Marignanaarte. Richiestissimi, allo stand Prometeogallery, i piccoli preziosi lavori di Giuseppe Stampone, vincitore in fiera del premio ArteMuseo. Sempre impeccabile la proposta della milanese Dep Art Gallery, con un riuscito connubio fra nomi italiani – da Salvo a Pino Pinelli – e internazionali, come Regine Schumann o Gerold Miller. Bello il focus sulla pittura analitica proposto da Ferrarin Arte, da Griffa a Guarneri, all’elegantissimo Claudio Olivieri.