Dalle riflessioni di Arturo Martini – autore fondante del gruppo di artisti che ai primi del ’900 si erano riuniti intorno al primo Direttore di Ca’ Pesaro Nino Barbantini e artista ampiamente rappresentato nelle raccolte civiche conservate dalla Galleria – prende avvio un dialogo, quasi un corpo a corpo, tra Giorgio Andreotta Calò, artista veneziano annoverato tra le voci più autorevoli dell’arte italiana a livello internazionale, e la città di Venezia, considerata nella sua plasticità e fisicità.
La piccola ma preziosa esposizione – dal titolo GIORGIO ANDREOTTA CALÒ. Scultura lingua morta, a cura di Elisabetta Barisoni e visitabile dal 15 novembre 2024 al 4 marzo 2025 – rappresenta un viaggio nella lingua morta attraverso capolavori realizzati da Calò nell’arco di oltre vent’anni. Dalle celebri Clessidre, Pinne Nobilis, Carotaggi e una straordinaria serie di Meduse tra le quali l’esemplare entrato nella collezione civica di Ca’ Pesaro grazie al PAC2021 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Il rapporto tra la produzione plastica contemporanea e la città di Venezia, rappresentato dalla sensibilità di Calò cui si affiancano le collezioni di scultura di Ca’ Pesaro e la monumentale architettura del Palazzo, si arricchisce delle suggestioni ispirate dai preziosi documenti provenienti dall’Archivio Storico della Galleria.
Sono tracce di campagne fotografiche condotte sulle collezioni, di cambiamenti e riflessioni sull’allestimento delle opere, sull’architettura longheniana e sulla facciata, trame di una storia che si intreccia con la produzione di Calò attraverso lo sguardo trasversale e dialogico del collettivo Ipercubo.
La produzione plastica, ma anche la museografia, l’architettura e il restauro manutentivo, le indagini statiche e scientifiche sui materiali e sul palazzo, diventano tutti elementi di una lingua viva che testimonia il dialogo ininterrotto tra Venezia, i protagonisti del suo glorioso passato e gli interpreti del suo articolato presente.
GIORGIO ANDREOTTA CALÒ. Scultura lingua morta
A cura di Elisabetta Barisoni
Dal 15 novembre 2024 al 4 marzo 2025
Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Venezia