Più di 400 lotti guidati da George Mathieu compongono il catalogo di arte moderna e contemporanea che Meeting Art esita il 30 novembre, 1, 7 e 8 dicembre 2024, a Vercelli.
Come un turbine che s’alza all’improvviso e scompagina il foliage tardo autunnale. Ma anziché disperdersi nell’aria, eccolo depositarsi sulla tela di George Mathieu. L’espace lontain (base d’asta 80 mila euro) è un esempio limpido del tachisme lirico del maestro francese, nato in reazione al Cubismo come tecnica pittorica più spontanea e meno cerebrale, qui espressa ai ai massimi livelli cromatici con gli intrecci segnici esaltati da una texture in linea con la stagione. Colori tenui che ritornano nelle forme-collage di Gino Morandis (Immagine n.230, base d’asta 12 mila euro) e nel Senza titolo di Gianni Dova (stima 2-3 mila euro).
Deviazione astratta e surreale con Galliano Mazzon e il suo senza titolo (base d’asta 500 euro), che spicca il volo con l’aerofuturismo di Osvaldo Peruzzi (Aeropittura, base d’asta 1 mila euro). Ricca di un cromatismo che esplode nei Piloti futuristi (base d’asta 500 euro) di Rodolfo Aricò, o nei brandelli di pensieri di Giulio Turcato, qui espressi in quattro dipinti: Apparizione (base d’asta 6 mila euro), Senza titolo (base d’asta 8 mila euro), Cangiante in viola (base d’asta 6 mila euro) e Mosche cinesi (base d’asta 7 mila euro). Filone che, almeno in questo catalogo, si sublima con Matti di Tancredi (base d’asta 25 mila euro), dal cui titolo si evince lo spirito.
Arenzano è il paesaggio proto-chiarista proposto da Umberto Lilloni (base d’asta 5 mila euro). Il mar Ligure non si vede, ma c’è e, grazie al gioco degli incanti, ci nuotano i pesci colorati immaginati da Alighiero Boetti (Extra-Strong (Pesce spada), base d’asta 12 mila euro). Sopra di esso il cielo è quello plumbeo dei grigi e dei neri di Emilio Vedova, in vendita con quattro dipinti, tra cui un Senza titolo (base d’asta 30 mila euro) e Del nostro tempo (S.9) (base d’asta 15 mila euro).
La sperimentazione si sposta (anche) sul supporto tela, con la Dinamica triangolare (base d’asta 30 mila euro) di Alberto Biasi, una tecnica mista e lamelle in pvc su tavola triangolare, con i timbri del Gruppo N e della Galleria La Chiocciola di Padova al retro. Come anche nelle Zone riflesse (base d’asta 60 mila euro) di Paolo Scheggi, un acrilico su tre tele sovrapposte la cui base d’asta parte da 50 mila euro.
A chiudere le segnalazioni una tecnica mista applicata su tavola, ma il cui progetto si amplia nella visione all’installazione a cui fa da bozzetto. Si tratta di Packed coast Project for Australia Little Bay di Christo (base d’asta 60 mila euro), che nel 1969 è andato in scena dall’altra parte del mondo. Noi rimaniamo invece su quel che accade alle nostre latitudini, nella Vercelli dove Meeting Art sta già scaldando il martello.