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Christie’s, è tempo di old masters: un misterioso van Dyck guida l’asta di Londra

SIR ANTHONY VAN DYCK (ANTWERP 1599-1641LONDON)
An Andalusian horse (recto); A wooded landscape – a
sketch (verso)
SIR ANTHONY VAN DYCK (ANTWERP 1599-1641 LONDON), An Andalusian horse (recto); A wooded landscape – a sketch (verso). Stima 2-3 milioni di sterline

An Andalusian Horse di Anthony van Dyck, stimato 2-3 milioni di sterline, è il top lot dell’asta di old masters in programma il 3 dicembre 2024, a Londra.

Londra is dressing up for the Classic week. Mentre van Gogh è in scena alla National Gallery, Monet al The Courtauld, Bacon alla National Portrait Gallery e Craig Martin alla Royal Academy, Christie’s accende il suo gran finale di 2024 con un protagonista d’eccezione: An Andalusian Horse di Anthony van Dyck (Anversa 1599-1641 Londra), pronto a fare il suo ritorno sul mercato dopo 24 anni durante la Old Masters Part I Sale di Christie’s.

Al numero 8 di King Street, St James, il 3 dicembre, riflettori puntati sul capolavoro non solo perché rappresenta la prima grande raffigurazione di un cavallo solitario dell’artista, ma poiché custodisce anche un elemento unico e inaspettato: sul retro della tela è nascosto il suo unico paesaggio ad olio arrivato fino a noi, una scoperta avvenuta solo durante un restauro successivo al suo ultimo passaggio in asta nel 2000. Elementi che la rendono una rarità assoluta nel panorama dell’arte barocca del Nord, con il paesaggio nascosto che aggiunge un ulteriore strato di fascino all’opera.

Realizzato poco prima che van Dyck lasciasse Anversa per l’Italia nel 1621, An Andalusian Horse è stato dipinto come preparazione per il ritratto equestre dell’Imperatore Carlo V, oggi conservato agli Uffizi di Firenze. Utilizzando il fondo grigio, preparato con grande perizia, l’artista ha impiegato pennellate veloci marrone scuro per delineare la figura del cavallo, prima di applicare con generosità gli il bianco di piombo per definire la modellatura e la testa dell’animale. L’amore di van Dyck per i cavalli e il suo piacere nel dipingerli sono testimoniati anche nella biografia di André Félibien del 1685, che racconta come Rubens avesse donato a van Dyck uno dei cavalli più belli del suo maneggio, prima che il suo allievo più talentuoso partisse per l’Italia.

Il pittore fiammingo dimostrò altrettanta maestria nel dipingere l’opera ‘nascosta’. Il paesaggio dipinto sul retro della tela mostra una ripida sponda alberata sulla sinistra, che degrada verso un lago dove si intravede un cane intento a bere. Sebbene sia noto che van Dyck abbia realizzato alcuni paesaggi, questo rimane l’unico olio sopravvissuto del genere. Gli studiosi hanno collegato questo studio al paesaggio di sfondo di Portrait of a Father and Son, probabilmente raffigurante Joannes Woverius con suo figlio, dipinto circa nel 1620 e oggi conservato nel Louvre di Parigi.

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