È un Ottocento di vedute, paesaggi e scene immerse nella natura quello che Il Ponte racconta e vende nell’asta dedicata all’arte del XIX e XX secolo, in programma a Milano il 17 e 18 settembre 2024.
280 lotti che ripercorrono le correnti più significative, italiane e internazionali, che hanno segnato la creatività a cavallo dei due secoli. Una storia che inizia da lontano, almeno tanto quanto l’orizzonte verso cui si perde l’occhio Sulla strada di Castellammare, dipinto realizzato da Giuseppe De Nittis che guida l’asta con una stima di 50-60 mila euro.
Immersi in un mattino luminosissimo, che spolvera di chiaro la strada terrosa e il verde della campagna circostante, un gruppo di lavoratori sosta su un cumulo di pietre al lato della strada. Tutt’intorno il paesaggio non ospita altre forme di vita, se non un asinello che sembra assorbire su di sé la mollezza di un momento in cui tutto sembra essersi messo in pausa. Dello stesso autore anche Paesaggio con grande prato (stima 7-8 mila euro), in cui sfuma il verismo in un’atmosfera impressionista, con l’erba che dal primo piano si diffonde per tutta la scena saturandolo di un verde che pare mare.
Un momento di pausa se lo prendono anche i Militari in sosta (stima 40-45 mila euro) di Giovanni Fattori, che in pieno stile macchiaiolo immortala tre soldati a cavallo, con altri due che stanno sopraggiungendo, colti in un momento di tregua dalla marcia che stanno percorrendo. Oltre alle potenzialità narrative dell’opera, ciò che la caratterizza è l’immediatezza con cui l’atmosfera viene resa, dal fruscio dell’erba alta all’uggiosità di un cielo che va coprendosi.
Torna, ancora, una certa placida mollezza nell’Estate (stima 18-20 mila euro) di Gaetano Previati, declinata questa volta in stile divisionista. Sono le pennellate rapide e distinte a dettagliare una scena nettamente divisa in due: il verde del prato, il blu del cielo. A chiazzare i due piani il bianco di alcune figure disseminate sull’erba e le nuvole, che nel cielo galleggiano della stessa tranquillità. Sembra celare un tormento, invece, il Paysage du Dauphiné (Les gerbes) di Pierre Bonnard (stima 20-25 mila euro). Qui il sole ha rinunciato a scaldare la veduta, che anzi appare dominata da un’incombente nube gonfia di cattivi presagi. La natura non è in pausa, ma vigila guardinga su ciò che il cielo tra poco le riserverà.
Torna il sereno e spunta il mare in Aus der Bucht der Sorrent (stima 15-20 mila euro) di Robert Russ, che inquadra la costiera campana cercando si raccogliere più elementi possibile, senza rinunciare alla leggerezza della composizione: lo spicchio di un balcone sulla destra, il lungo mare protetto da un portico coperto di vegetazione, la collina sullo sfondo e una cittadina ai suoi piedi. Ovviamente il mare, con il cielo così chiaro che sembra non esistere, come in una foto scattata controsole.
Dopo tanto vagare l’occhio si ritrova, infine, nello spazio ristretto di un’abitazione, nell’ambiente intimo di un bagno. Le Tub (stima 20-22 mila euro) di Federico Zandomeneghi raffigura infatti, con pastelli colorati su carta, il corpo di una donna libero dall’asciugamano, che giace ai suoi piedi, esaurito il suo compito. La vasca, in basso a sinistra, sembra ancora emettere un vapore che annebbia la stanza. Il senso di opacità, oltre che dalle curve cancellate della figura, è aumentato dalla tenda alle sue spalle, che scherma l’interno dall’esterno, di cui intravediamo degli alberi e il cielo sopra ad esse.