Dopo la chiusura dovuta ai danni causati dall’uragano che a luglio l’aveva colpita, la storica Rothko Chapel di Houston, in Texas, ha riaperto al pubblico martedì 17 dicembre.
La Rothko Chapel, iconico sito espositivo che raccoglie una selezione di 14 opere del pittore, esposte in un contesto meditativo e riflessivo, riapre le sue porte dopo l’uragano Beryl a luglio l’aveva danneggiata tanto da renderla inagibile. Un team di restauratori ha riparato i danni alle pareti e al soffitto, così come i quattro dipinti danneggiati di Mark Rothko che erano all’interno della cappella, trasportati fuori sede e affidati per il restauro a Whitten & Proctor Fine Art Conservation.
Commissionata dai collezionisti d’arte John e Dominique de Menil nel 1964 e inaugurata nel 1971, Rothko non riuscì a vederla completata, scomparso un anno prima, suicidatosi nel suo studio di New York. Ora la Cappella è un luogo di culto votato a tutte le religioni ed è visitato ogni anno da più di 100 mila persone.
Conclusi i lavori di restauro, possono ricominciare quelli di ampliamento, annunciati in aprile. Opening Spaces è il nome del progetto da 42 milioni di dollari che cambierà volto alla Rothko Chapel. Nuovi edifici, accessibilità rivista e un contorno paesaggistico totalmente rinnovato sono gli elementi principali del piano di ristrutturazione.
In particolare, è stata annunciata la costruzione di un edificio amministrativo e di un archivio, di un nuovo centro direzionale, di un bungalow per gli ospiti, relatori e colleghi in visita, di una piazza per eventi, nonché di un giardino meditativo.