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Manifesta salva Casa Gomis, a Barcellona

Casa Gomis, Photo © Manifesta 15 Barcelona Metropolitana - Helena Roig
Casa Gomis, Photo © Manifesta 15 Barcelona Metropolitana – Helena Roig
C’è chi la ama, e chi la considera un’astronave calata dall’alto che – quando se ne va – poco o nulla aggiunge ai tessuti culturali metropolitani, come successe a Palermo, nel 2018. Logico, stiamo parlando di Manifesta, la Biennale itinerante che si è chiusa lo scorso autunno a Barcelona, nella sua 15ma edizione, abbracciando la “città metropolitana”, sotto il titolo di “Balancing Conflicts”.

Oggi però la Biennale itinerante diretta da Hedwig Fijen annuncia trionfante una “riconsegna” alla cittadinanza ben importante: grazie all’intervento della manifestazione, infatti, il Centro Culturale Casa Gomis, spazio modernista nel parco del delta del Llobregat, proprio alle spalle dell’aeroporto della città spagnola, è stato acquisito dal Ministero della Cultura e salvato, probabilmente, da morte certa. Casa Gomis, infatti, era stata selezionata per integrare gli spazi della biennale fa per mettere in evidenza la minaccia di demolizione a causa dell’espansione della base di El Prat e per sottolineare la necessità di proteggere l’ambiente naturale circostante dall’invasione industriale.

“L’acquisizione di Casa Gomis da parte del Ministero della Cultura, a solo sei settimane dalla conclusione di Manifesta 15, è un risultato straordinario. Conservare questo sito iconico salvaguarda sia il suo patrimonio nazionale che l’ambiente naturale che lo circonda”, ha dichiarato Fijen, sottolineando come la missione di Manifesta 15 nel dimostrare come le infrastrutture culturali decentralizzate possano guidare le transizioni socio-ecologiche sia andata a buon fine. “Casa Gomis è un edificio molto importante ma largamente sconosciuto. Manifesta 15 l’ha aperto al pubblico generale e ne ha reso visibile il significato”, ha rimarcato Jordi Martí, Segretario di Stato per il Ministero della Cultura.

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