
Ora possiamo dirlo. Una rassicurante inerzia ha mosso il mercato dell’arte nell’anno appena concluso. Mai ipotizzati gli slanci dell’indimenticabile 2022, temuta invece un’ulteriore contrazione dopo un 2023 in decrescita. E invece le case d’aste, soprattutto in Italia, sono riuscite a mantenersi sui medesimi livelli dell’anno passato. Che non esaltano, ma almeno rinvigoriscono l’umore di un sistema che necessita di mantenersi entusiasta per funzionare a pieno regime.
Ecco in sintesi il 2024 di Boetto attraverso un commento rilasciato dalla maison.
Fatturato Boetto 2024: 12.300.000 euro
Il 2024 è stato un ottimo anno per le aste Boetto Srl, infatti malgrado tutte le problematiche del momento, dalle guerre alle varie crisi economiche, il risultato totale delle vendite è stato praticamente identico a quello dell’anno precedente che era stato un risultato record. Tra i settori in crescita dobbiamo annoverare senza dubbio quello del dipartimento gioielli ed orologi, ormai da qualche anno in continuo miglioramento, soprattutto grazie ai mercati internazionali. Tra gli artisti tiene sempre il pittore Salvo che continua a registrare grande interesse sia in Italia che sui mercati esteri.
I tre top price del 2024:
Salvo, Ottobre, 1998, olio su tela cm 80×100, firmato e titolato sul retro, autentica su foto dell’Archivio Salvo N. S1998-76, venduto € 262.500

Anello in oro bianco con rubino centrale ovale di 4,18 ct accompagnato da certificato svizzero SSEF, l’origine birmana e l’assenza di trattamento termico. Misura n. 15. Peso 10,70 g. Venduto € 195.000

Maestro di Barberino (1357-1366 circa), “Madonna col Bambino, San Francesco, un Santo Papa e una devota in abito agostiniano”, tempera e oro su tavola, cm. 79×134

Quali sono le aspettative per il 2025?
Ancora è presto per fare previsioni per il prossimo anno anche se abbiamo già avuto affidamenti di opere importanti, soprattutto di arte contemporanea.














