![Luca Beatrice](https://artslife.com/wp-content/uploads/2020/04/Schermata-2020-04-10-alle-14.37.38-900x493.png)
Un ricordo “diverso” di Luca Beatrice, il grande critico d’arte e saggista scomparso da una settimana a 63 anni
Sabato scorso abbiamo reso l’estremo saluto all’amico Luca, in Duomo a Torino. Voglio evitare accuratamente di ricordare gli episodi che hanno visto le nostre vite incrociarsi perché finirei inevitabilmente per parlare di me rischiando quindi di fare la parte di coloro che, per amore di protagonismo, ai funerali fanno la parte della salma.
La brutale e inaspettata tragedia che ha colpito Luca ci obbliga, mi pare, a riconsiderare le nostre vite alla luce della precarietà e ci ricorda che, per usare le parole di Qohélet, siamo “fumo di fumi, tutto non è che fumo”, vanitas vanitatum et omnia vanitas. La Grande Mietritrice con la sua falce passa e taglia i fili, come nello splendido film Il settimo Sigillo, interrompendo tutti i progetti, gli appuntamenti, gli amori…
So benissimo che questi sentimenti saranno presto sommersi dal travolgente ritmo delle nostre esistenze e tutto tornerà come prima. Prima però concedetemi una riflessioncina su come il turbo frullatore che è diventato il nostro mondo abbia allontanato e quasi espulso la Morte dal nostro orizzonte e, non considerandola più come facente parte della Vita, ne abbia alterato il senso fin quasi allo smarrimento.
Un ultimo predicozzo: l’Arte, almeno nella sua accezione più alta, e la Morte hanno qualcosa in comune, entrambe rompono l’ordine delle cose e ci avvicinano al mistero dell’esistenza. Ciao caro amico, sei il solito ganassa, anche stavolta ci hai fregato.
Addolorati saluti
L.d.R.