
Per tutti gli appassionati di design d’autore, antiquariato e collezionismo vintage, torna Mercanteinfiera Primavera 2025. Le Fiere di Parma ospiteranno, dall’8 al 16 marzo, una nuova edizione che si conferma come una vera e propria vetrina internazionale. L’evento accoglierà oltre 6.000 buyer da tutto il mondo, trasformandosi in un crocevia di culture, epoche e storie.
Tra le mostre collaterali in programma, una tappa imperdibile è Apre e chiude – La chiave attraverso i secoli, curata da Piero Degliesposti. Questa esposizione propone un viaggio affascinante attraverso circa 170 esemplari storici di chiavi, ognuna delle quali racconta una storia unica. Si potranno ammirare pezzi straordinari, come una chiave barocca spagnola del XVIII secolo, con impugnature decorate che richiamano l’arte arabo-islamica, e una chiave di Zanzibar del XIX secolo, testimonianza della contaminazione culturale dovuta al sultanato dell’Oman. Tra gli esemplari più preziosi spicca anche una chiave rinascimentale veneziana del XVI secolo, impreziosita da ageminature in argento, che riflette l’eccezionale ricchezza tecnica e stilistica dell’epoca. Questa mostra non si limita a esaltare l’estetica degli oggetti, ma invita a riflettere sul loro profondo valore simbolico, radicato nella cultura cristiana e nell’immaginario collettivo.

Accanto a questa, un’altra collaterale è Pinocchio: un viaggio illustrato, curata da Luca Cena, celebra la storia visiva del celebre burattino di Carlo Collodi. Attraverso le opere di 12 illustratori, la mostra ripercorre oltre 140 anni di evoluzione artistica, trasformando ogni edizione del libro in un viaggio nel tempo e nell’immaginario visivo di una delle storie più amate al mondo.
Infine, per celebrare i 90 anni dalla nascita del mito, Mercanteinfiera ospiterà la mostra The King: 90 anni dal mito di Elvis, curata da Gabriele Olivieri. Un tributo a Elvis Presley, che esplora non solo la sua musica, ma anche il profondo impatto culturale che il re del rock’n’roll ha lasciato in eredità.
Mercanteinfiera non è solo una mostra-mercato, ma un vero e proprio custode della memoria collettiva, dove ogni oggetto racconta una storia e contribuisce a dare senso al nostro essere nel mondo. Come diceva Italo Calvino, “il collezionismo riflette il desiderio umano di dare ordine al mondo, trasformando l’esperienza personale in una serie di elementi tangibili, salvati dalla dispersione”.
