
Lo spazio bianco di Pesaro espone 24 immagini della serie fotografica Casa di Gian Maria a Napoli, realizzate nel 2020 da Onofri
“Ho iniziato a cercarti con la mia macchina fotografica per tutta la casa, nei tuoi lavori finiti o in corso d’opera, nei tuoi ori, nei tuoi blu, negli strumenti del tuo mestiere”. È in questo brano tratto da una lettera che si esplicita l’omaggio reso da Anton Giulio Onofri all’amico Gian Maria Tosatti. Omaggio che trova una sintesi nella mostra Non mi troverai, visibile fino al 9 febbraio presso lo spazio bianco di Pesaro. Esposte ci sono 24 immagini della serie fotografica Casa di Gian Maria a Napoli, realizzate nel 2020 da Onofri, fotografo, autore, regista e conduttore televisivo. Oltre che titolare della seguitissima rubrica “La bussola di AGO” su ArtsLife.

Nell’autunno 2020, tra una quarantena e l’altra, Anton Giulio Onofri è passato un paio di volte per Napoli, invitato a sostare in casa di Gian Maria Tosatti. Cui è legato da un sodalizio intellettuale che dura da più di 12 anni. In quelle occasioni però i due non sono riusciti a incontrarsi. Onofri ha, così, approfittato dell’occasione per aggirarsi tra le stanze dell’appartamento, alla ricerca delle tracce dell’amico. Il suo obiettivo fotografico ha indagato ogni dettaglio “per individuare le inquietudini di Tosatti nel cruciale passaggio dei suoi 40 anni, ma anche per restituire l’intensità magnetica delle sue opere sullo sfondo di una Napoli costantemente ‘nell’aria’”.

Dalle foto è poi scaturito tra i due amici un dialogo intimo, quasi una confessione, che ha trovato voce in un breve scambio epistolare, dove emergono i molteplici riferimenti letterari, artistici e cinematografici ad ampio raggio condivisi da entrambi. Corrispondenza epistolare tra il fotografo e l’artista che torna nella mostra pesarese, curata da Marcello Smarrelli, che noi documentiamo con alcune immagini…















