
La settimana scorsa Christie’s e Sotheby’s hanno tenuto a New York le loro aste dedicate all’arte antica, ma le aggiudicazioni non hanno rispettato le aspettative.
Erano i primi appuntamenti di primissima fascia sul mercato internazionale delle aste. Gli old masters, a New York, i maestri antichi nella città che guarda al futuro da altezze vertiginose. Punti da cui è inevitabile rischiare di farsi male, nel caso si caschi. E difatti l’eco del flop di Christie’s e Sotheby’s è arrivata fino a noi, che ci troviamo a commentare con un filo di delusione i risultati di una serie di aste che non hanno soddisfatto le aspettative. Non solo le nostre, di appassionati e osservatori, ma quelle delle maison stesse, costrette a ritirare alcuni lotti e batterne altri sotto le stime.
É andata così nelle loro rispettive aste di punta, l’Old Masters di Christie’s (24,4 milioni di dollari) e la Master Painting Part I (27,5 milioni di dollari), che al netto dei risultati in ogni caso impensabili per altre realtà, hanno però sofferto prima e dopo l’inizio degli incanti. Il colpo più teatrale è stato sicuramente quello inflitto a Christie’s dallo Stato della Romania, che ha rivendicato la legittima proprietà del San Sebastiano di El Greco (la cui presunta esportazione illegale, nel 1947, dovrà ora essere accertata), con conseguente ritiro del lotto. Finiti nel girone dei ritiri anche i dipinti di Sweerts, Hals e Parmigianino, quest’ultimo particolarmente atteso.
Le aggiudicazioni migliori, alla fine, sono arrivate da Adam and Eve di Joachim Anthonisz. Wtewael (2 milioni di dollari), Card players at a table di Pieter De Hooch (1,98 milioni di euro), Hercules and Omphale di Lucas Cranach I (1,8 milioni di euro) e The Seven Acts of Mercy di Pieter Brueghel The Younger (1,8 milioni di euro). Unico colpo, quest’ultimo, ad aver sorpreso la stima di 700 mila-1 milione di dollari, mentre gli altri sono bene o male, più male che bene, rimasti nel mezzo delle attese.
Top lot amaro anche quello di Sotheby’s. Faro II di August Strindberg, che guidava le stime a 4-6 milioni di dollari, è andato invenduto, deludendo chi si prefigurava un record in asta per l’artista, magari con conseguente rivalutazione delle altre sue opere sul mercato. I sorrisi per la maison sono arrivati dal genere che, pur riproducendo migliaia e migliaia di volti, di sorrisi ne ha invece regalati pochi. Da sempre severi e impostati, i ritratti si prendono a New York una rivincita sui generi solitamente più blasonati, chiudendo le aggiudicazioni più interessanti della settimana. Il Ritratto di giovane di Jacopo Tintoretto è andato venduto a 2.1 milioni di dollari, mentre il Ritratto di ragazza di Cornelis de Vos a 2 milioni di dollari. Rimane leggermente sottostima anche il violino Joachim-Ma Stradivari, che puntava al record assoluto in asta per un violino (15,9 milioni di dollari per lo Stradivari “Lady Blunt”), ma si è fermato appena sotto la stima minima a 11,2 milioni di dollari. Una buona melodia, ma non la sinfonia trionfale che tutti speravamo suonasse.