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Addio a Mel Bochner, pioniere dell’Arte Concettuale

L'artista newyorkese Mel Bochner è in piedi davanti al suo dipinto 'Master of the Universe (2010)' alla Whitechapel Gallery
L’artista newyorkese Mel Bochner è in piedi davanti al suo dipinto ‘Master of the Universe (2010)’ alla Whitechapel Gallery
Mel Bochner, figura di spicco dell’Arte Concettuale e del post-minimalismo, è scomparso il 12 febbraio 2025 all’età di 84 anni. La notizia è stata annunciata dalle sue tre gallerie di riferimento — Fraenkel, Marc Selwyn Fine Art e Peter Freeman — segnando la fine di un percorso artistico che ha ridefinito il rapporto tra linguaggio, immagine e spazio espositivo.

Bochner è stato tra i primi a trasformare le pareti delle gallerie in parte integrante dell’opera, utilizzando la fotografia non solo come documento ma come elemento essenziale del processo creativo. Accanto a Joseph Kosuth e Bruce Nauman, ha rivoluzionato il modo di concepire l’arte, spingendola oltre il confine della rappresentazione visiva tradizionale.

Nato a Pittsburgh nel 1940, dopo gli studi alla Carnegie Mellon University si trasferirà a New York nel 1964, iniziando a insegnare alla School of Visual Arts. Qui, nel 1966, presentò Working Drawings And Other Visible Things On Paper Not Necessarily Meant To Be Viewed As Art, una mostra pionieristica in cui fotocopiò schizzi e disegni tecnici di artisti come Donald Judd e Dan Flavin, sfidando il concetto stesso di opera d’arte e il suo valore.

Mel Bochner, Bla, bla, bla, 2023, olio su velluto , 114,3 x 116,8 cm

Negli anni ’70 approfondì le indagini sul linguaggio con serie come Measurement e Theory of Boundaries, mentre dagli anni ’80 sperimentò con materiali più pittorici senza mai abbandonare la parola scritta. La serie Thesaurus Paintings, avviata negli anni ’90, mette in scena il linguaggio in tutta la sua forza visiva ed espressiva, giocando con sinonimi dai toni ironici e provocatori.

Le sue opere sono esposte nei più importanti musei del mondo, dal MoMA di New York alla Tate Modern di Londra, dal Centre Pompidou di Parigi alla National Gallery of Art di Washington. In Italia, la Galleria Massimo De Carlo di Milano gli ha dedicato una mostra nel 2023.

Mel Bochner lascia un’eredità artistica che continua a interrogare i confini tra parola e immagine, tra logica e intuizione, dimostrando che l’arte è, prima di tutto, un atto di pensiero.

 

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