
Il Singapore Art Museum (SAM) annuncia il ritorno della Biennale di Singapore (SB2025) dal 31 ottobre 2025 al 29 marzo 2026. La Biennale di Singapore è una piattaforma internazionale di primo piano che celebra la vibrante e variegata scena artistica contemporanea del sud-est asiatico, promuovendo un dialogo significativo a livello locale e internazionale.
Ancorata al concetto di pura intenzione, la SB2025 esaminerà l’identità multiforme di Singapore e il suo paesaggio urbano in evoluzione all’interno di narrazioni artistiche più ampie e globali sullo sviluppo urbano, le contraddizioni storiche e le realtà speculative. Espandendo questo quadro, la Biennale spera anche di esplorare la nozione di intenzioni pure all’interno di discipline che vanno dalla scienza e dalle scienze umane all’arte contemporanea.
Invitando a interpretazioni alternative dell’intenzione pura, i curatori Duncan Bass, Hsu Fang-Tze, Ong Puay Khim e Selene Yap hanno invitato i contributi di organizzazioni indipendenti e collettivi curatoriali di tutto il mondo, tra cui Hyphen- (Indonesia), Asian Film Archive (Singapore), Hothouse (Singapore) e The Packet (Sri Lanka). Insieme, porteranno negli spazi pubblici di Singapore progetti nuovi ed esistenti di artisti locali e internazionali, nonché iniziative gestite da artisti, con una forte rappresentanza di artisti e contenuti provenienti da Singapore e dalla regione.
In una dichiarazione congiunta, i curatori hanno affermato che: “Pure intention facilita un impegno profondo con il rapido cambiamento dell’ambiente sociale e urbano di Singapore, invitando a riflettere sull’intersezione tra tradizione e modernità. Questa Biennale esplora come l’arte possa fungere da lente attraverso la quale comprendere meglio le complessità dello spazio, dell’identità e della trasformazione. Gli artisti si confrontano con il paesaggio in evoluzione della città, dal punto di vista architettonico, sociale e culturale, offrendo nuove prospettive su ciò che significa navigare e plasmare la vita urbana in un periodo di cambiamento“.
Per la prima volta nella sua storia, la Biennale si confronterà con una tipologia di spazi più ampia, che va dai monumenti precoloniali e coloniali trasformati in luoghi pubblici, alle aree verdi riconvertite per lo svago, ai quartieri residenziali e agli spazi vissuti, fino ai centri commerciali che si sono evoluti in spazi sociali per le diverse comunità di Singapore. Mettendo in luce le contraddizioni intrinseche tra risultati e intenzioni, SB2025 analizza realtà reali e speculative attraverso opere d’arte che individuano il profondo in processi che spesso sfiorano l’assurdo, il futile o l’obsoleto.
Presentata in occasione del 60° anno di indipendenza di Singapore, la Biennale inviterà artisti e pubblico a riflettere collettivamente sulle pietre miliari storiche e sulle aspirazioni collettive che hanno plasmato la traiettoria di Singapore.