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Crack! A Milano la Galleria Gracis riscopre il rivoluzionario gruppo artistico

Il Gruppo Crack in Piazza del Popolo, Roma, 1960. Foto di Virginia Dortch Dorazio_© Virginia Dortch Dorazio, by SIAE 2025 © The Estate of Virginia Dortch Dorazio – ARS, NY Il Gruppo Crack in Piazza del Popolo, Roma, 1960. Foto di Virginia Dortch Dorazio_© Virginia Dortch Dorazio, by SIAE 2025 © The Estate of Virginia Dortch Dorazio – ARS, NY
Il Gruppo Crack in Piazza del Popolo, Roma, 1960. Foto di Virginia Dortch Dorazio_© Virginia Dortch Dorazio, by SIAE 2025 © The Estate of Virginia Dortch Dorazio – ARS, NY
Il Gruppo Crack in Piazza del Popolo, Roma, 1960. Foto di Virginia Dortch Dorazio_© Virginia Dortch Dorazio, by SIAE 2025 © The Estate of Virginia Dortch Dorazio – ARS, NY

Nel 1960 otto artisti e un poeta si unirono per un breve periodo in un gruppo polemico e provocatorio. Ora una mostra torna a studiare il Gruppo Crack

Pietro Cascella, Piero Dorazio, Gino Marotta, Fabio Mauri, Gastone Novelli, Achille Perilli, Mimmo Rotella, Giulio Turcato. E il poeta e critico Cesare Vivaldi. Questi i nomi degli animatori dell’inedito gruppo che nel 1960 per un breve periodo si riunirono per rimarcare la propria rottura con il passato recente e la presa di posizione polemica contro il clima dominante. Scegliendo un nome che costituisce la più efficace delle onomatopee: Crack. “Lo abbiamo ideato e concepito”, dichiaravano, “come una protesta contro l’accademismo che domina l’arte italiana, i santoni che la governano ed i tabù da essi imposti”.

 

Piero Dorazio, Verde Tu ,1962, Olio su tela, 55 × 45 cm, Courtesy Archivio Piero Dorazio
Piero Dorazio, Verde Tu ,1962, Olio su tela, 55 × 45 cm, Courtesy Archivio Piero Dorazio

Ora – come troppo spesso accade in Italia, con istituzioni pubbliche “distratte” – tocca a una galleria privata l’onore di raccontare e valorizzare quell’esperienza, breve ma decisamente ficcante, in un momento storico nodale per il clima artistico italiano del Dopoguerra. È infatti la Galleria Gracis che a Milano allestisce dal 20 marzo al 20 giugno la mostra Il Gruppo Crack, curata da una esperta studiosa di queste temperie come Laura Cherubini. Un momento di transizione, determinante per la revisione e lo sviluppo dei linguaggi artistici a livello internazionale.

 

Gastone Novelli, Miss America, 1960, tecnica mista su tela, 80 x 100 cm, Courtesy Archivio Gastone Novelli
Gastone Novelli, Miss America, 1960, tecnica mista su tela, 80 x 100 cm, Courtesy Archivio Gastone Novelli

Superare i vincoli

Il gruppo, che riuniva artisti di differenti generazioni e orientamenti stilistici, si era costituito “intorno alla volontà comune di superare i vincoli dell’informale e dell’alternativa astrattismo/realismo, degli anni precedenti”, si legge nella presentazione. “Rivendicando un’estrema libertà di stili, medium e temi e un desiderio di indipendenza intellettuale nel rapporto tra opera d’arte, comunicazione visiva e realtà”. Fattispecie rivendicate in un’unica mostra, organizzata alla Galleria Il Canale di Venezia nell’agosto 1960. E soprattutto dalla pubblicazione di un volume, promosso in particolare da Mauri e Marotta insieme a Vivaldi, ed edito dalla casa editrice Krachmalnikoff. E la mostra milanese esporrà fra l’altro anche alcune delle opere riprodotte nel catalogo del 1960.

 

Giulio Turcato, Astronomica, 1959, Olio e tecnica mista su tela, 133 × 183 cm, Courtesy Archivio Giulio Turcato
Giulio Turcato, Astronomica, 1959, Olio e tecnica mista su tela, 133 × 183 cm, Courtesy Archivio Giulio Turcato

Anche in questo caso, particolare rilievo sarà riservato al catalogo, edito da Manfredi Maretti, con contributi critici della curatrice Laura Cherubini, critica e storica dell’arte, docente all’Accademia di Brera, e di Francesco Guzzetti, ricercatore e docente presso l’Università di Firenze. Pubblicazione in cui sarà inclusa anche la copia del catalogo del 1960. Il progetto espositivo darà particolare evidenza al caso di Piero Dorazio, mostrando al pubblico alcuni rilievi dell’artista ancora poco visti, che tuttavia furono documentati nel volume di Crack.

 

Pietro Cascella, Mosè, 1959, alluminio, 61 × 62,5 × 14,5 cm, Courtesy Archivio Pietro Cascella
Pietro Cascella, Mosè, 1959, alluminio, 61 × 62,5 × 14,5 cm, Courtesy Archivio Pietro Cascella

Il Gruppo Crack
A cura di Laura Cherubini
20 marzo – 20 giugno 2025
Galleria Gracis
Piazza Castello 16, Milano
https://galleriagracis.com/it/

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