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Manzoni, Boetti e de Chirico: le star della Thinking Italian di Christie’s a Parigi

Giorgio de Chirico, Ettore e Andromaca, 1961 (stima €180.000-250.000) Giorgio de Chirico, Ettore e Andromaca, 1961 (stima €180.000-250.000)
Piero Manzoni, Achrome, 1958 (stima €600.000-900.000)
Piero Manzoni, Achrome, 1958 (stima €600.000-900.000)
La maison Pinault alza la posta: doppio appuntamento per Thinking Italian, il nucleo di opere d’arte italiane che per la prima volta viene incluso nelle aste primaverili di arte moderna e contemporanea che Christie’s terrà a Parigi il 9, 10 e 11 aprile 2025, oltre che nel consueto appuntamento autunnale.

Dopo un autunno che ha visto la capitale francese protagonista del mercato, Christie’s raddoppia gli appuntamenti nella Ville lumiere per l’arte italiana. Il nucleo dei 19 capolavori dell’ultima Thinking Italian ha visto quasi la metà dei lotti battuti a prezzi oltre le stime pre-asta, abbastanza da spingere la maison a insistere anche nella sessione primaverile con un gruppo di opere realizzate nel secolo scorso in italia. E  che negli ultimi 50 anni non sono più state esposte o vendute.

Protagonista assoluto Achrome (1958) di Piero Manzoni, una delle opere più emblematiche della sua celebre serie. Caratterizzata da un gioco di pieghe orizzontali su una tela monocromatica bianca, l’opera mette in risalto l’autosufficienza estetica dei materiali grezzi. Dopo più di cinquant’anni (dal 1971, quando fu esposta alla Galleria d’Arte Moderna di Roma) torna finalmente a essere esposta al pubblico. Stima? Tra i 600-900 mila euro.

Tuttavia non è solo Manzoni a dominare la scena. Doppietta per Giorgio de Chirico: con Mobili nella valle, un dipinto del 1968 che entra in asta con una stima tra i 150-200 mila euro; e con Ettore e Andromaca (1961), considerata una delle sue immagini più iconiche (stima tra 180-250 mila euro).

Tra i lotti più interessanti segnaliamo poi Senza Titolo (1978-79) di Alighiero Boetti, parte della serie Segno e Disegno, che viene proposta con una stima tra i 400-600 mila euro. Sempre del maestro torinese si segnala Il dolce far niente (1975), una serie collaborativa di Boetti realizzata con l’aiuto di studenti d’arte romani, in asta con una stima tra i 350-500 mila euro.

Non mancheranno anche lavori di Salvatore Scarpitta, considerato uno dei principali esponenti del movimento Arte Povera e un ponte tra il Pop americano e l’arte italiana. Il suo Grey Runner (1963) parte da una stima tra i 200-300 mila euro.

Con due importanti Concetto spaziale, Attesa cavalca la scena anche Lucio Fontana. La versione del 1967, caratterizzata da una fessura ritmica rossa, è stimata tra i 500-700 mila euro, mentre quella del 1968 in bianco, partirà con una stima tra i 600-800 mila euro. Entrambe le opere non sono mai state esposte pubblicamente.

Giorgio de Chirico, Ettore e Andromaca, 1961 (stima €180.000-250.000)
Giorgio de Chirico, Ettore e Andromaca, 1961 (stima €180.000-250.000)

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