
Ospitata presso gli atelier ES365, ampio spazio off nel cuore di Düsseldorf, la mostra riunisce le opere pittoriche e scultoree di undici artisti italiani nati tra gli anni ’50 e i primi anni ’70
“La rielaborazione contemporanea della tradizione figurativa incontra riflessioni sull’arte come metodo di registrazione della realtà o come viaggio in dimensioni altre”. Così i curatori Giuseppe Donnaloia e Alberto Mattia Martini contestualizzano i contenuti della mostra Milano-Düsseldorf 865, aperta al pubblico nella città tedesca dall’11 al 13 aprile. “Una sorta di mappa che raccoglie una scena espressiva variegata ma accomunata da un virtuoso rapporto dialettico con la stratificazione storica. Non a caso quasi tutti gli autori coinvolti sono anche docenti in diverse Accademie di Belle Arti”.

A promuovere l’evento è la Galleria Giovanni Bonelli di Milano, e lo spunto è dato dalla concomitanza con la fiera Art Düsseldorf. Un “gemellaggio” sancito dalla cifra 865 del titolo, che corrisponde alla distanza che intercorre fra Milano e Düsseldorf. Ospitata presso gli atelier ES365, ampio spazio off con studi e sale espositive per l’arte nel cuore della città, la mostra riunisce le opere pittoriche e scultoree di undici artisti italiani nati tra gli anni ’50 e i primi anni ’70. Da Marco Cingolani a Fulvio Di Piazza, lo stesso co-curatore Giuseppe Donnaloia, Giovanni Frangi, Daniele Galliano. E poi Massimo Kaufmann, Francesco Lauretta, Luciano Massari, Alessandro Papetti, Alex Pinna, Fabio Sciortino. Ecco qualche immagine dalla preview…