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Opera Aperta: il primo Padiglione della Santa Sede alla Biennale Architettura

Complesso di Santa Maria Ausiliatrice (1)
Il Complesso di Santa Maria Ausiliatrice ospiterà il Padiglione della Santa Sede
Il Complesso di Santa Maria Ausiliatrice ospiterà il Padiglione della Santa Sede
Per la prima volta nella storia della Biennale di Architettura a Venezia, la Santa Sede avrà un proprio padiglione ufficiale. L’edizione 2025, in programma dal 10 maggio al 23 novembre, ospiterà infatti il progetto Opera Aperta, allestito all’interno del Complesso di Santa Maria Ausiliatrice, nel sestiere di Castello

Promosso dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione, il padiglione si propone come uno spazio in costante trasformazione, dove l’architettura diventa metafora di cura, comunità e rigenerazione. Il luogo sarà gestito, in accordo con il Comune di Venezia, come centro espositivo permanente per le future attività culturali della Santa Sede.

A curare Opera Aperta sono Marina Otero Verzier, architetta e ricercatrice, e Giovanna Zabotti, direttrice artistica di Fondaco Italia, che hanno coinvolto due studi d’eccellenza nell’architettura responsabile e sociale: Tatiana Bilbao ESTUDIO (Città del Messico) e MAIO Architects (Barcellona). Insieme, daranno vita a un cantiere vivo, dove riparare i muri diventa occasione per ricucire anche i legami tra persone e generazioni. Non un’opera compiuta,  ma un processo continuo di rigenerazione, che accoglie le imperfezioni e le trasforma in risorse. Una struttura che si apre al contributo della comunità locale e internazionale. Raccontano le curatrici.

Durante i sette mesi di apertura, il padiglione ospiterà attività collettive, laboratori di restauro in collaborazione con l’UIA – Università Internazionale dell’Arte, e momenti di incontro attorno a una cucina comunitaria, gestita dalla cooperativa NONSOLOVERDE. Il Conservatorio Benedetto Marcello metterà inoltre a disposizione sale prova e strumenti musicali per i musicisti locali, aprendo lo spazio anche a performance e jam session nei fine settimana.

Opera Aperta non sarà solo un padiglione, ma un’esperienza condivisa di architettura viva, pensata per lasciare un’impronta duratura nel tessuto urbano e sociale veneziano.

 

Tatiana Bilbao Estudio

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