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Parigi censura la sigaretta di Hockney in metro

David Hockney
David Hockney
La metropolitana di Parigi ha bloccato la campagna pubblicitaria della retrospettiva dedicata a David Hockney alla Fondation Louis Vuitton. Il motivo? Una sigaretta.

Nell’immagine scelta per promuovere la mostra, l’artista britannico appare con un pastello in una mano e una sigaretta nell’altra. Tanto è bastato per far scattare il veto della RATP, l’azienda dei trasporti pubblici, che ha invocato il divieto di pubblicizzare prodotti a base di tabacco.

Hockney non l’ha presa bene. In un’intervista all’Independent, ha definito la decisione “una follia totale” e “una meschinità”. “Sono abituato all’autoritarismo che pretende di dirti come vivere – ha dichiarato – ma l’arte è sempre stata una forma di libera espressione. E questo divieto nega proprio quel principio”.

David Hockney, Ritratto di artista (piscina con due figure), 1972 © David Hockney

La foto contestata lo ritrae intento a disegnare, davanti a un autoritratto in grande formato. Niente di provocatorio, se non per il dettaglio del filtro tra le dita. L’immagine è stata rifiutata dai legali della RATP, che hanno ribadito la linea dura contro ogni riferimento al fumo, anche se simbolico.

David Hockney – 87 anni, una carriera iconica e una sigaretta quasi sempre in mano – non è nuovo a questo tipo di battaglie. Già nel 2007 aveva firmato un articolo sul Guardian contro il divieto di fumo nei pub britannici, difendendo la libertà individuale e criticando quella che considerava una deriva paternalista.

Ironia della sorte: l’artista si è trasferito in Francia nel 2019 proprio per “poter fumare e mangiare al ristorante allo stesso tempo”, come ha raccontato. Normand Rosenthal, co-curatore della mostra, lo conferma: “I suoi polmoni non sono perfetti, ma lui ne è consapevole. Per Hockney, fumare è un atto di libertà, un gesto di resistenza culturale”

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