
490 lotti compongono l’asta di arredi, dipinti e oggetti d’arte che Aste Bolaffi ha in programma il 16 aprile a Torino, dedicata ad opere dal XVI secolo al XX secolo.
Una figura scura è l’amo che aggancia l’occhio e lo trasporta lo spettatore nel mezzo di una strada sterrata che conduce, o si appresta ad accogliere, un terribile temporale. Prospettiva che muove un leggero scarto nell’interpretazione di L’avvicinarsi del temporale di Giuseppe De Nittis, tra i lotti più importanti in catalogo da Bolaffi. Non cambia certo il senso di minaccia e oppressione che il dipinto del 1868 magistralmente racconta, sempre tono su tono, mai abbandonando le cromie del grigio e del nero. Esposto all’XI Biennale di Venezia nel 1914, ora il lavoro parte da una base d’asta di 80 mila euro.
S’accende appena un po’ di più Cavalli lungo la Senna alla porta di Anières, dipinto da Giovanni Boldini e intriso di una simile minaccia metereologica, questa volta espressa, oltre dalle nuvole grigie che si riflettono nella Senna, nell’agitazione dei cavalli, che sembra forse appena finito, giusto ora trasformata in rassegnazione. La base d’asta? 50 mila euro.
Di Giuseppe Pellizza da Volpedo è l’olio su carta del 1894, Pecore con pastorello, uno dei numerosi bozzetti eseguiti per il celebre quadro acquistato per il Museo civico d’arte moderna di Torino dalla Galleria Pesaro di Milano (base d’asta 6 mila euro); di Armando Spadini, invece, Ragazzo con aragosta del 1922, esposto in occasione della prima Quadriennale d’arte nazionale di Roma nel 1931 (base 13 mila euro).
Passando alla selezione di arredi, tra gli highlight sono da citare un cartel d’applique in bronzo cesellato dorato realizzato dall’illustre orologiaio francese Charles Voisin nel 1745-1749 (base 3,5 mila euro); un cassettone settecentesco torinese con piano sagomato in alabastro di Busca (base 2 mila euro); un tavolo con piano rotondo in pietre dure e marmi dell’Ottocento (base 1,5 mila euro); un cabinet francese della seconda metà dell’Ottocento in legno ebanizzato riccamente intarsiato (base 1,5 mila euro).
Chissà che uno di loro, idealmente, non possa essere perfetto per contenere o esporre i tre rari piatti in terraglia di Giacomo Boselli esposti nel 1939 nella prestigiosa Mostra antica maiolica ligure di Genova e nel 2008 nella mostra Tavole di Re Dogi e Borghesi a Savona (base 1,2 mila euro). L’asta è servita, ai collezionisti l’impegno di approfittarne.

