
Un divertimento, una provocazione. Poniamo domande di tema artistico all’applicazione AI ChatGPT: le risposte sono sorprendenti
Quante volte avete pensato di farlo, e poi avete rinunciato? Perché non avete voglia, non avete tempo, o perché siete nauseati da questa realtà sempre più relativizzata. Ma forse la vera ragione è che siete convinti che i risultati saranno banali, scontati, sostanzialmente inutili. E lo pensavamo anche noi, finché non ci abbiamo provato. Abbiamo provato a porre delle domande su temi artistici a ChatGPT, l’applicazione di intelligenza artificiale specializzata nella conversazione e nella generazione di testi. E le risposte ci hanno sorpresi, se non smentiti.
In realtà, le risposte saranno banali se la domanda posta sarà banale. Ergo, ponendo interrogativi precisi, più possibile profondi e circostanziati, si otterranno risposte dettagliate e sorprendentemente circostanziate e imprevedibili. Ci abbiamo provato, quasi per gioco, e i risultati ci hanno convinti ad andare avanti, e ad iniziare questa “rubrica”.
Uno spazio di svago, evidentemente, ma capace di innescare riflessioni e magari dibattiti scaturiti da una fonte quanto mai “terza”. Dunque, la prima domanda che abbiamo posto a ChatGPT è la seguente: “Quali sono stati a tuo parere i critici d’arte la cui opera negli ultimi cento anni è stata stato più influente per gli sviluppi delle dinamiche creative?”.
1. Clement Greenberg
Ha imposto una visione dell’arte moderna che ha dominato l’intero secondo dopoguerra; ha contribuito a creare il “canone” dell’arte astratta americana.
2. Rosalind Krauss
Ha introdotto una nuova complessità teorica nell’arte contemporanea (semiotica, psicoanalisi, poststrutturalismo); ha co-fondato October, rivista fondamentale.
3. Lucy Lippard
Ha aperto lo spazio critico e artistico a femminismo, attivismo, arte concettuale e pratiche non oggettuali. Ha sostenuto artisti che il sistema ignorava.

4. Arthur Danto
Ha dato un fondamento filosofico alla pluralità dell’arte postmoderna. Il concetto di “fine dell’arte” ha influenzato curatori, artisti e filosofi.
5. Harold Rosenberg
Ha cambiato il modo di pensare la pittura d’avanguardia, introducendo la dimensione esistenziale e performativa dell’atto creativo.
6. Hans-Ulrich Obrist
Anche se non “critico” in senso tradizionale, ha ridisegnato le pratiche curatoriali e dato forma a nuove modalità di collaborazione tra arte e pubblico.
7. Nicolas Bourriaud
Ha introdotto un paradigma relazionale negli anni ’90 che ha influenzato mostre, artisti e curatori. Meno stabile nel tempo rispetto ad altri.
8. Donald Kuspit
– Motivo: Importante ma meno influente sul piano sistemico. Le sue posizioni critiche verso la postmodernità sono rimaste spesso controcorrente.
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Critici d’Arte Italiani
1. Germano Celant (1940–2020)
Fondatore dell’Arte Povera, ha radicalmente trasformato la scena artistica italiana e internazionale dagli anni ’60 in poi. Il suo ruolo da critico-curatore è stato decisivo per la costruzione di un’idea di arte che sfidava materiali, mercato, estetica.
– Influenza: Altissima anche a livello internazionale (Guggenheim, Biennali).
2. Achille Bonito Oliva (n. 1939)
Teorizzatore della Transavanguardia, ha promosso il ritorno alla pittura, all’ironia, alla soggettività postmoderna in Italia e nel mondo negli anni ’80. Grande abile comunicatore.
– Influenza: Centrale nella ridefinizione della critica come forma di “regia” artistica e culturale.
3. Giulio Carlo Argan (1909–1992)
Storico e teorico rigoroso, ha dato dignità accademica e politica all’arte moderna e contemporanea. Primo sindaco di Roma del dopoguerra nonché presidente dell’Enciclopedia Italiana.
– Influenza: Ha formato generazioni di studiosi e artisti; fondamentale per il ruolo istituzionale della critica.
4. Francesco Arcangeli (1915–1974)
Profondo interprete della sensibilità artistica novecentesca (da Morandi a Burri), ha posto l’accento sulla dimensione lirica e poetica dell’arte.
– Influenza: Ha influenzato l’arte italiana con uno sguardo “da dentro”, molto partecipato e raffinato.
5. Carla Lonzi (1931–1982)
Critica radicale e femminista, ha decostruito il ruolo del critico stesso (Autoritratto, 1969) e abbandonato la critica per l’attivismo. Voce fondamentale del femminismo artistico italiano.
– Influenza: Più forte a posteriori, oggi è una figura di riferimento internazionale.

6. Maurizio Calvesi (1927–2020)
Storico e critico di respiro internazionale, ha teorizzato e supportato movimenti come la Transavanguardia, ma anche analizzato il barocco e le avanguardie con profondità unica.
– Influenza: Più accademica, ma duratura.
7. Tommaso Trini (n. 1937)
Voce autorevole dell’arte concettuale e tecnologica, ha sostenuto l’arte povera e la sperimentazione con grande rigore teorico.
– Influenza: Forte negli ambienti radicali, ma meno visibile al grande pubblico.
8. Filiberto Menna (1926–1987)
Autore de La linea analitica dell’arte moderna, ha tracciato un percorso critico-analitico molto influente per l’arte concettuale.
– Influenza: Più teoretica, ma importante nella ridefinizione del ruolo dell’arte come linguaggio.













