Print Friendly and PDF

Invisibile e Infinito. Morandi e Fontana al CAMeC di La Spezia

Giorgio Morandi, Paesaggio, 1961, Collezione Privata, in mostra al CAMeC Giorgio Morandi, Paesaggio, 1961, Collezione Privata, in mostra al CAMeC
Giorgio Morandi, Paesaggio, 1961, Collezione Privata, in mostra al CAMeC
Giorgio Morandi, Paesaggio, 1961, Collezione Privata, in mostra al CAMeC
Fino al 14 settembre il CAMeC di La Spezia ricerca distanze e affinità nelle opere di Giorgio Morandi e Lucio Fontana

Confronti tra artisti, in apparenza molto diversi, come Morandi e Fontana. Lo ammettono gli stessi curatori, Maria Cristina Bandera e Sergio Risaliti, della mostra Morandi Fontana. Invisibile e Infinito, che sino al 14 settembre mette a confronto le opere dei due artisti al CAMeC di La Spezia (Centro d’Arte Moderna e Contemporanea), una struttura recentemente riallestita dal professor Gerhard Wolf.

Eppure i due artisti “apparentemente molto distanti tra loro“, riescono ad avere affinità. Intanto, le differenze. Morandi lavora sottilmente sulla materia pittorica, attraverso nature morte e paesaggi, in cui i soggetti, essenziali, si ripetono con minime variazioni in un tempo sospeso, un presente immobile. La pittura e il colore, entrambi tenui, creano un universo rarefatto, in cui spazio e tempo si dilatano sino a sospendersi. Una luce mentale sembra modellare lo spazio e dissolvere i confini tra pieno e vuoto, realtà e astrazione. Gli oggetti perdono la loro funzione e diventano realtà sospese, metafisiche. Morandi scava nella realtà sino a trasfigurarla.

Lucio Fontana, Concetto Spaziale, Teatrino, 1965, Collezione Privata
Lucio Fontana, Concetto Spaziale, Teatrino, 1965, Collezione Privata
Il vuoto diventa protagonista

E Fontana? La sua è un’azione radicale, che raggiunge spazio e tempo infiniti attraverso i buchi e i tagli dei suoi Concetti spaziali, che spezzano la superficie pittorica per raggiungere dimensioni sconosciute. Il lavoro dell’artista si riduce ad un gesto essenziale, la rottura della superficie pittorica, che non è più rappresentata, ma attraversata, mentre la luce penetra nelle fenditure di buchi e tagli trasformando il quadro in una nuova forma, in cui il vuoto diventa protagonista.

Nonostante le loro differenze, Morandi e Fontana, sono simili nel guidare l’osservatore oltre la percezione immediata del reale verso l’infinto: la pittura sospesa di Morandi e i tagli di Fontana si incontrano in questa ricerca dell’assoluto e dell’eterno. Questa la tesi della mostra, che presenta un corpus di circa sessanta opere di entrambi gli artisti, provenienti da musei italiani, tra cui il Museo Morandi di Bologna, la GAM di Torino e il MART di Rovereto, da collezioni private, e dalla collezione permanente del Museo CAMeC della Spezia, accompagnate da un catalogo (Electa).

 

Giorgio Morandi, Paesaggio con grande pioppo, 1927 - collezione privata
Giorgio Morandi, Paesaggio con grande pioppo, 1927 – collezione privata
Affinità e differenze

In apertura i Concetti spaziali di Fontana degli anni Cinquanta-Sessanta in un percorso, che, partendo dai famosi buchi e dalle tele con pietre, giunge al periodo dei tagli, le Attese. “L’invenzione più originale di Fontana, il bucare la tela alla ricerca di una dimensione infinita, sposta e capovolge il modo di concepire l’arte segnando l’inizio di una nuova epoca”.

Dopo Fontana, ecco le nature morte e i paesaggi di Morandi dagli anni Venti ai Sessanta. E poi bottiglie, caraffe, vasetti, caffettiere, scatole di latta, tutto il quotidiano trasferito in un tempo sospeso. Ci sono i paesaggi di Grizzana, i muri riscaldati dal sole, le case, ma ormai fuori dal tempo, irreali. La passeggiata prosegue con i Teatrini di Fontana e con una sala in cui sono messi a confronto disegni, acquerelli, incisioni di entrambi gli artisti: così il visitatore potrà farsi un’idea personale su affinità e differenze dei due artisti.

 

Lucio Fontana, Concetto spaziale, Ellisse, Collezione Privata
Lucio Fontana, Concetto spaziale, Ellisse, Collezione Privata

Morandi Fontana. Invisibile e Infinito
Fino al 14 settembre 2025
CAMeC Centro d’Arte Moderna e Contemporanea
Piazza Cesare Battisti, 1, La Spezia
Da martedì a domenica dalle 10.00 alle 19.00
Primo venerdì del mese aperto fino alle 22.00
Chiuso il lunedì
https://camec.sp.it/

Commenta con Facebook