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Biennale Architettura 2025, ecco i vincitori dei Leoni d’Oro e le menzioni

Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale al Regno del Bahrain (foto Andrea Avezzù) Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale al Regno del Bahrain (foto Andrea Avezzù)
Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale al Regno del Bahrain (foto Andrea Avezzù) Architettura
Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale alla Biennale Architettura al Regno del Bahrain (foto Andrea Avezzù)
La Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia ha annunciato oggi i vincitori dei premi assegnati dalla Giuria internazionale composta da Hans Ulrich Obrist, Paola Antonelli e Mpho Matsipa

Il Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale è stato conferito al Regno del Bahrain per il padiglione Canicola. Che affronta con soluzioni tradizionali e ingegnose il tema del calore estremo negli spazi pubblici, combinando sostenibilità e resilienza climatica.

Due menzioni speciali sono andate alla Santa Sede, per Opera aperta, un progetto partecipativo e di restauro collettivo ispirato all’omonimo libro di Umberto Eco. E al Regno Unito per Geology of Britannic Repair, che esplora le implicazioni ambientali e sociali dell’architettura estrattiva in dialogo con il Kenya.

 

Canal Café di Diller Scofidio + Renfro
Canal Café di Diller Scofidio + Renfro

Il Leone d’Oro per la migliore partecipazione alla Mostra centrale della Biennale Architettura è stato assegnato a Canal Café, progetto firmato da Diller Scofidio + Renfro e collaboratori. Che immagina Venezia come laboratorio vivente per nuove forme di abitare sull’acqua.

Il Leone d’Argento, invece, è andato a Calculating Empires, di Kate Crawford e Vladan Joler. Un’opera visiva potente che traccia una genealogia del potere tecnologico dal 1500 a oggi. Rivelando connessioni tra colonizzazione, automazione e infrastrutture digitali.

Le menzioni speciali della Mostra centrale sono state assegnate a Alternative Urbanism di Tosin Oshinowo, per l’analisi dei mercati autorganizzati di Lagos come modelli di resilienza urbana. E a Elephant Chapel di Boonserm Premthada, per l’impiego innovativo di biomateriali in architettura.

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