
La Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia ha annunciato oggi i vincitori dei premi assegnati dalla Giuria internazionale composta da Hans Ulrich Obrist, Paola Antonelli e Mpho Matsipa
Il Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale è stato conferito al Regno del Bahrain per il padiglione Canicola. Che affronta con soluzioni tradizionali e ingegnose il tema del calore estremo negli spazi pubblici, combinando sostenibilità e resilienza climatica.
Due menzioni speciali sono andate alla Santa Sede, per Opera aperta, un progetto partecipativo e di restauro collettivo ispirato all’omonimo libro di Umberto Eco. E al Regno Unito per Geology of Britannic Repair, che esplora le implicazioni ambientali e sociali dell’architettura estrattiva in dialogo con il Kenya.

Il Leone d’Oro per la migliore partecipazione alla Mostra centrale della Biennale Architettura è stato assegnato a Canal Café, progetto firmato da Diller Scofidio + Renfro e collaboratori. Che immagina Venezia come laboratorio vivente per nuove forme di abitare sull’acqua.
Il Leone d’Argento, invece, è andato a Calculating Empires, di Kate Crawford e Vladan Joler. Un’opera visiva potente che traccia una genealogia del potere tecnologico dal 1500 a oggi. Rivelando connessioni tra colonizzazione, automazione e infrastrutture digitali.
Le menzioni speciali della Mostra centrale sono state assegnate a Alternative Urbanism di Tosin Oshinowo, per l’analisi dei mercati autorganizzati di Lagos come modelli di resilienza urbana. E a Elephant Chapel di Boonserm Premthada, per l’impiego innovativo di biomateriali in architettura.