
Fino al 27 maggio Filippo Sorcinelli, couturier dei Papi e artista poliedrico, porta la mostra Art in Respect nelle sale della Pinacoteca Ambrosiana
Le sale della Pinacoteca Ambrosiana ospitano “Art in Respect”, la nuova mostra di Filippo Sorcinelli. Un progetto espositivo che si intreccia in maniera sensoriale e armonica con il percorso museale permanente, dando vita a un dialogo tra arte, moda e spiritualità. La mostra si sviluppa attraverso un percorso che unisce l’immersività dei profumi, l’arte sacra e l’eccellenza sartoriale Made in Italy. Le creazioni di Sorcinelli, couturier dei Papi e artista poliedrico, si integrano con naturalezza nel contesto espositivo, dando vita a un dialogo armonico con le opere presenti, “come se fossero sempre state lì”, come sottolinea lo stesso artista.
Ad aprire la mostra è una maestosa casula in lamé dorato, il cui splendore richiama le dorature dei dettagli presenti nelle tavole di Bernardo Zenale, con cui entra in armonioso dialogo. La casula avvolge interamente il corpo del celebrante, lasciando scoperti solo il volto e le mani, una scelta che sottolinea la funzione del sacerdote come mediatore: non più individuo, ma strumento, che si copre per lasciare spazio al sacro e farsi tramite di una dimensione più alta. Come ricordava San Francesco, la povertà resta ai piedi dell’altare: è lì che l’uomo, con fatica e dedizione, è chiamato a restituire, attraverso la bellezza, un’immagine della gloria divina. Ad accompagnare l’abito, la fragranza LAVS. Si tratta di un profumo che ruota attorno all’incenso, elemento liturgico per eccellenza.

Bramantino e Crivelli
Tra le creazioni esposte, risalta la casula realizzata per Papa Benedetto XVI e indossata durante la Solennità dei Santi Pietro e Paolo. L’opera sartoriale richiama sia il tema della Passione sia la solennità liturgica dei santi, in particolare Pietro, a cui è dedicata la fragranza dialogante: Tu es Petrus. Sempre appartenute a Papa Benedetto XVI, sono due mitre esposte che mostrano uno straordinario pregio. La prima, realizzata per la visita apostolica a Genova, è oggi considerata una vera e propria reliquia. La seconda, utilizzata durante i Vespri d’inizio Quaresima all’Abbazia di Westminster, è impreziosita da ricami in oro e ametiste.

Proseguendo il percorso, si ammira l’abito dedicato alla Vergine che dialoga con l’Adorazione della Vergine di Bramantino. L’abito è stato concepito per la Madonna Fiumarola, la statua venerata a Trastevere, protagonista della tradizionale processione sul Tevere. In occasione della celebrazione, per la prima volta Filippo Sorcinelli si confronta con un abito femminile, disegnandolo in riferimento all’eleganza delle Madonne di Crivelli. Il tessuto in broccato in argento brunito è decorato con il cardo mariano, pianta simbolica legata alla Vergine. A completare l’insieme, la fragranza Rosa Nigra: unica nella collezione per la sua totale trasparenza, rievoca l’essenza della rosa senza contenerla realmente. Un profumo costruito per evocazione, fatto di accordi fruttati e impalpabili, come la presenza silenziosa e accogliente della Vergine.
Fermarsi, osservare, comprendere
Accanto al celebre cartone di Raffaello, non poteva trovare posto un elemento esplicitamente sacro. Per questo, il tema affrontato in questo spazio è quello della filosofia, interpretato in chiave laica e contemplativa. La filosofia, come l’arte, ha bisogno di fermarsi, osservare, comprendere. L’opera esposta, la Copertura del Grande Libro, è realizzata con pietre dure, tra cui onice e agata azzurra, si presenta come un invito a sollevare lo sguardo verso l’alto, evocando un cielo stellato, un cosmo, una costellazione interiore. A rafforzare questo invito alla riflessione è la fragranza che accompagna l’opera: Ennui Noir. Un profumo che traduce in chiave olfattiva il concetto di meditazione filosofica, richiamando anche il pensiero di Heidegger, per il quale la noia profonda era lo stato d’animo che permetteva di accedere al senso dell’essere.

Nella Sala dei Leonardi è esposto il sontuoso piviale realizzato in occasione della Venerazione della Corona di Spine, custodita nella Cattedrale di Notre-Dame. Il piviale è miracolosamente sopravvissuto all’incendio che la devastò nel 2019. L’opera dialoga perfettamente con l’affresco raffigurante l’Incoronazione di Spine di Bernardino Luini alle sue spalle. Il motivo ornamentale del cuscino che accoglie la reliquia è ripreso nel gallone e nella decorazione del piviale, amplificando la forza evocativa del tessuto. A completare l’esperienza, la fragranza Nostre-Dame. È un profumo che porta con sé l’eco della polvere, del fumo, del fuoco – ma anche la luce fioca che filtra dalle pareti bianche, simbolo di una presenza divina che resiste.
Carte vuote
Un dialogo si instaura anche tra l’antichissimo pastorale ambrosiano esposto nella Pinacoteca e quello ideato da Filippo Sorcinelli, entrambi espressione di un’eccellenza artigianale che affonda le radici nell’arte dell’oreficeria sacra. Il pastorale, tradizionalmente simbolo della giurisdizione episcopale, rappresenta il bastone del vescovo: guida, sostegno e segno del suo ruolo di pastore. Quello firmato da Sorcinelli, concepito come prototipo per un abate, è realizzato in agata e altri materiali preziosi, e si accompagna alla fragranza che ne completa il significato simbolico: Brezza leggera.
Nel Peristilio è esposta una casula nera, emblema di una riflessione profonda sul significato liturgico del colore. Il nero, da sempre associato al lutto e tradizionalmente usato per le celebrazioni funebri, sta progressivamente tornando in uso anche per il tempo di Quaresima, in alternativa al viola. Nonostante la tonalità scura, l’abito risplende di una luce riflessa data dal tessuto: la sua presenza non evoca la morte, ma annuncia la Resurrezione. La fragranza che accompagna la casula, Lux Visionaria, in contrapposizione alla casula nera, traduce olfattivamente questa antitesi: un’ode alla luce nelle sue molteplici sfaccettature, alla sua impalpabilità e al mistero che la circonda.

Il percorso si chiude in Sala Federiciana con i fogli dorati creati da Sorcinelli. Carte vuote, non scritte, che sembrano fluttuare nello spazio. Come pagine in attesa di rivelazione, conducono lo sguardo e il pensiero verso il grande Evangeliario di Milano, commissionato per la chiesa di Santa Maria Segreta, fulcro visivo e spirituale della sala. I fogli realizzati dall’artista comunicano con quelli del Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci custoditi questa sala. Ad evocare questa atmosfera rarefatta e contemplativa è Ambrosius, fragranza che rende omaggio alla città di Milano attraverso la figura del suo patrono, sant’Ambrogio.
L’artista
Nato a Mondolfo, classe ’75, Filippo Sorcinelli è una figura poliedrica: couturier, musicista, fotografo e fondatore di progetti che intrecciano estetica e spiritualità. Nel 2001 dà vita a LAVS – Laboratorio Atelier Vesti Sacre, atelier d’eccellenza nella realizzazione di paramenti sacri per il culto, divenuto punto di riferimento anche per il Vaticano. Le sue opere, hanno vestito papi e celebranti di tutto il mondo, tra cui Benedetto XVI, Papa Francesco e l’attuale Papa Leone XIV, che ha indossato una sua creazione in occasione della sua prima udienza Giubilare.

Nel 2013, la sua vena artistica si estende all’universo olfattivo con la nascita di UNUM, casa di profumi nata dal desiderio di accompagnare le sue creazioni sartoriali con fragranze simboliche. La prima collezione prende nome dal Credo cattolico – Unum – sottolineando un percorso che vuole unire corpo, spirito e senso in un unico gesto artistico.













