Nel cuore della città lagunare, l’Avani Rio Novo non si presenta solo come un hotel, ma soprattutto come un crocevia tra ospitalità e cultura, dove ogni elemento è pensato per stabilire un dialogo autentico con il territorio. In questo percorso si inserisce Serenissima, la mostra che vede protagonista l’artista britannico Jeff Robb, curata da Cris Contini Contemporary in collaborazione con Pasquale Lettieri e visitabile fino al 14 novembre 2025.
A rendere questa esposizione fotografica davvero unica è la tecnica lenticolare impiegata da Jeff Robb: ogni opera è composta da centinaia di scatti sovrapposti, poi elaborati digitalmente per generare profondità e movimento. A seconda dell’angolazione da cui l’osservatore guarda, l’immagine si trasforma, offrendo prospettive mutevoli e creando un effetto che è al centro della ricerca dell’artista: una dimensione che va oltre la fotografia, diventando quasi scultura. La mostra si apre con una serie di intense composizioni floreali in cui Robb fotografa orchidee da lui stesso coltivate, immortalate nella loro fase di massima bellezza, a pochi giorni dall’appassimento. I fiori diventano così costellazioni organiche, sospese tra il tangibile e l’astratto, tra scienza ottica e suggestione poetica.
Il percorso prosegue con una sezione dedicata alle nature morte, dove l’eleganza classica si intreccia con l’innovazione tecnologica, in armonia con l’architettura e gli interni dell’hotel. La mostra si chiude con un’indagine sulla femminilità: figure fluttuanti e rarefatte evocano presenze sospese nel tempo, tra le calli venete e un paesaggio onirico.
La visione di Avani non si esaurisce nella proposta artistica. Contrariamente a molte strutture internazionali che replicano formule standardizzate, qui l’accoglienza si nutre della storia e delle tradizioni locali, intrecciandole con linguaggi contemporanei. Mostre, collaborazioni con artigiani veneziani, laboratori esperienziali: ogni soggiorno si trasforma in un’occasione di scoperta, radicamento e memoria.
A conferma di questo approccio, il progetto si arricchisce della collaborazione con Lunardelli. È infatti possibile vivere un’esperienza nella storica falegnameria veneziana, fondata nel 1967 e oggi trasformata in un laboratorio creativo e progettuale dai figli del fondatore, Agnese e Sebastiano. Nata come piccola bottega, Lunardelli è oggi una realtà che coniuga tradizione artigianale e design contemporaneo. I suoi oggetti, realizzati in legno e rifiniti a mano, si ispirano alla storia, all’architettura e alla natura veneziana, da cui molto spesso prendono anche i nomi.
Tra i materiali più simbolici spicca la bricola, i caratteristici pali di rovere che emergono dalla laguna per guidare la navigazione. Qui viene trasformata in un elemento di design carico di memoria: un frammento di città che racconta il tempo e l’acqua. Alcuni pezzi firmati Lunardelli si integrano vengono proposti come esperienze interattive per gli ospiti, che possono entrare in contatto diretto con la materia e la tecnica.
Serenissima diventa così più di una mostra: è parte di una visione più ampia, in cui il soggiorno si trasforma in un racconto vivo, fatto di immagini in movimento, materiali autentici e storie da toccare con mano. Un’esperienza immersiva, dove l’arte si intreccia alla città e l’ospitalità diventa cultura abitata.
